Errore medico: Come comportarsi in caso di presunta Malasanità o errore medico per ottenere un risarcimento?

L'errore medico è una delle questioni più delicate in ambito sanitario e legale. Troppo spesso,  purtroppo, sentiamo storie di pazienti che hanno subito danni a causa di un errore in ospedale, in ambulatorio oppure in seguito ad un intervento chirurgico.

In tali casi, parliamo nello specifico di malasanità, un fenomeno che, anche in Italia, non è raro e che in buona parte dei casi, le persone non sanno come comportarsi. 

Quali sono i casi più comuni di errori medici e malasanità?

  • Mancate o errate diagnosi
  • Infezioni contratte in cliniche o ospedali
  • Errori da interventi chirurgici
  • Errore medico durante il parto
  • Disattenzioni o negligenze durante trattamenti oncologici

Come funziona il risarcimento per errore medico?

Quando si parla di risarcimento danni per errore medico, ci si riferisce alla possibilità di chiedere un risarcimento economico per i danni fisici, danni biologici, psicologici ed economici provocati  dall’errore di un sanitario medico o paramedico. In Italia, il sistema di risarcimento è regolato dalla legge. Esistono normative specifiche, ma ci sono dei passaggi che è importante conoscere.

La legge Gelli-Bianco 24/2017 prevede la possibilità per il paziente danneggiato di agire legalmente nei confronti della struttura sanitaria e sia nei confronti del medico. La struttura ospedaliera risponde per le sue responsabilità ai sensi degli artt. 1218 e 1228 del codice civile, mentre il medico ha responsabilità extracontrattuale – art. 2043 del codice civile. Tale legge obbliga le strutture pubbliche e private a stipulare polizze per proteggere i pazienti in caso di errori medici. 

Si tratta di una normativa molto rigida che prevede l’adozione di specifici protocolli di prevenzione e igiene e infine anche di sistemi avanzati di controllo e ispezione, che valutino l’attuazione di tali norme. La denuncia per infezione ospedaliera va presentata entro tre mesi da quando il paziente ha scoperto il danno.  

Cosa fare per ottenere il risarcimento per errore medico?

Innanzitutto, bisogna provare l’esistenza dell’errore medico, cosa sempre facile. La prova è fondamentale e nel caso si ricorre a una relazione medico-legale che possa attestare che l'errore c'è stato e che ha avuto conseguenze dirette sullo stato di salute del paziente. Una volta confermato l'errore, si può procedere con una richiesta di risarcimento, che può essere indirizzata sia all'ospedale o clinica dove è avvenuto l’errore, sia al medico responsabile. È bene sapere che, in Italia, se il risarcimento è richiesto a un ospedale pubblico, la responsabilità ricade sullo Stato, che dovrà risarcire i danni attraverso un procedimento che coinvolge il Ministero della Salute.

I tempi per ottenere un risarcimento possono essere lunghi, soprattutto se si tratta di contenziosi con enti pubblici. Inoltre, in alcuni casi, la parte lesa può trovarsi di fronte a una serie di ostacoli burocratici o legali. Il codice civile italiano stabilisce che ogni danno subito da una persona a causa di un errore medico deve essere risarcito. Tuttavia, il riconoscimento dell’errore medico e la quantificazione del danno non sempre sono scontati. Per fortuna, esistono associazioni e studi legali specializzati che possono aiutare le vittime di errore medico nel complesso sistema legale italiano.