Sul quotidiano La Stampa una pagina intera sulla lotta di contrasto alla nutria. Spazio anche all'impegno del consigliere regionale Marco Carra. "Dall’altra parte del Lago di Garda, in Lombardia, il consigliere regionale del Partito democratico Marco Carra è impegnato da anni in una lotta serrata. «In commissione avevamo chiesto che venisse confermata la cifra promessa di 600 mila euro per il 2018, il nostro emendamento era stato accolto all’unanimità poi però ne è passato uno che prevede lo stanziamento di 200 mila euro. Secondo noi sono troppo pochi. Uno studio dell’università di Pavia dice che in Lombardia ci sono un milione e 300 mila esemplari ma c’è addirittura chi sostiene siano 3 milioni». Gli operatori volontari chiedono come rimborso spese per l’abbattimento, la cattura e lo stoccaggio delle nutrie circa 5 euro a capo. L’abbattimento diretto è consentito «mediante arma da fuoco di calibro 12 o a canna rigata di piccolo calibro»." 
Secondo quanto contenuto nei piani di eradicazione approvati dalle Regioni le nutrie provocano gravi rischi idraulici: «La consuetudine – recita il documento Veneto – di scavare gallerie e tane ipogee con sviluppo lineare anche di diversi metri può compromettere la tenuta delle arginature di canali di irrigazione di scolo delle acque e dei bacini artificiali in occasione di piene». Una nutria può avere due gravidanze l’anno e partorire fino a dodici esemplari per volta. Nel piano della Regione Emilia Romagna è indicato un tasso riproduttivo annuale di 13,6 piccoli per femmina.