La spagnola A22 Sports Management, società guidata da Bernd Reichart nata a supporto del progetto Superlega, in relazione alla sua battaglia legale nei confronti dell'Uefa ha investito la Corte di Giustizia dell'Ue affinché valuti se i regolamenti dell'associazione che regola il calcio europeo non violino gli articoli 101 e 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione (TFUE).
Questo è ciò che recitano i due articoli:
101. Sono incompatibili con il mercato interno e vietati tutti gli accordi tra imprese, tutte le decisioni di associazioni di imprese e tutte le pratiche concordate che possano pregiudicare il commercio tra Stati membri e che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all'interno del mercato interno […];102. È incompatibile con il mercato interno e vietato, nella misura in cui possa essere pregiudizievole al commercio tra Stati membri, lo sfruttamento abusivo da parte di una o più imprese di una posizione dominante sul mercato interno o su una parte sostanziale di questo […].
Riferendosi a questi due articoli, il Tribunale di Madrid - cui Real, Barcellona e Juventus si sono rivolte per aggirare i regolamenti imposti dall'Uefa sui tornei di calcio organizzati a livello continentale - ha chiesto alla Corte di Giustizia dell'Unione europea perché si esprima sui seguenti quesiti:
- L'articolo 102 vieta alla UEFA e alla FIFA di abusare della loro posizione dominante conferendo a sé stesse diritti di pre-autorizzazione per le competizioni europee per club, in particolare quando non esistono procedure o criteri trasparenti per l'approvazione e quando il potenziale conflitto di interessi è così grave?
- L'articolo 101 vieta i diritti di pre-autorizzazione per le competizioni europee per club che FIFA e UEFA si sono conferiti, in particolare quando non esistono procedure o criteri trasparenti per l'approvazione e quando il potenziale conflitto di interessi è così grave?
- Gli articoli 101 e/o 102 del trattato UE vietano alla FIFA, alla UEFA (o alle loro federazioni affiliate e/o alle leghe nazionali) di scoraggiare la concorrenza minacciando di sanzionare i club (e i loro giocatori) per impedire loro di partecipare alla Superlega? Inoltre, se tali sanzioni includono l'esclusione di club o giocatori dalle competizioni UEFA per club o dalle partite delle squadre nazionali, tali azioni sarebbero contrarie agli articoli 101 e 102 in particolare quando vi è nessuna procedura o criterio trasparente per l'approvazione di nuove competizioni come la Superlega?
- Gli articoli 67 e 68 dello Statuto FIFA sono incompatibili con gli articoli 101/102 del Trattato UE nella misura in cui la FIFA (e la UEFA in quanto Confederazione europea) si sono (1) assegnate tutti i diritti competitivi privando così i club partecipanti dell'originale titolarità di tali diritti e (2) hanno privato qualsiasi potenziale organizzatore di un concorso alternativo dall'accesso a tali diritti, impedendo la fattibilità di tale concorso?
- Nel caso ESL, il trattato Ue dovrebbe essere interpretato nel senso che le restrizioni alla concorrenza risultanti dagli statuti FIFA/UEFA possono beneficiare dell'eccezione di cui all'articolo 101, paragrafo 3? Inoltre, esisterebbe una giustificazione obiettiva che consenta di ritenere che non vi sia abuso di posizione dominante ai sensi dell'articolo 102 del Trattato UE?
- Le restrizioni alla creazione di competizioni europee per club alternative come quelle incluse negli statuti della FIFA e della UEFA sono contrarie a una o più delle libertà fondamentali stabilite dagli articoli 45, 49, 56 e 63 del trattato Ue?
La Corte di Giustizia risponderà entro il primo trimestre del 2023. Nel frattempo, però, sull'argomento esprimerà il proprio parere (consultivo) l'Avvocato Generale che indicherà un orientamento che comunque potrebbe influenzare la decisione della Corte.
Athanasios Rantos, è lui l'avvocato generale, darà un proprio parere giovedì 15 dicembre.