Cronaca

I migranti a bordo della Alex non vengono sbarcati: ancora un sequestro di persona?

«Rifiutano acqua per poter dichiarare lo stato di necessità a bordo e forzare il blocco: così sperano nell’impunità.

Chiedono soldi per pagare le multe previste dal Decreto Sicurezza Bis: così aumentano le donazioni e il business.

Sono tornate davanti alla Libia: così incentivano le partenze e il rischio di naufragi e fanno felici gli scafisti.

Queste sono le Ong.

Non ci faremo intimidire, non ci piegheremo ai ricatti, difenderemo l’Italia.

Al Decreto Sicurezza Bis la Lega presenterà emendamenti per aumentare le multe fino al milione di euro e rendere più semplici sequestri dei mezzi».


Quelle sopra sono le dichiarazioni di un pazzo? A prima vista parrebbe di sì. Il problema, però è che tali dichiarazioni le ha rilasciate il ministro dell'Interno Salvini, che si è anche intestato la titolarità esclusiva di consentire o meno lo sbarco dalle navi per ragioni di sicurezza.

E tanto per aumentare i dubbi sul suo stato di salute mentale e sulla sua reale capacità di ragionare, Salvini ha poi aggiunto: «Non autorizzo nessuno sbarco di chi se ne frega delle leggi italiane e aiuta gli scafisti. Io denunciato per sequestro di persona? Siamo al ridicolo».


Questa vicenda surreale è ancora una volta legata allo sbarco di una quarantina di persone, da alcune ore in attesa su una barca ormeggiata al porto di Lampedusa.

Alle 18 di sabato, la Ong Mediterranea dichiarava che naufraghi ed equipaggio erano stremati e che le 41 persone salvate avevano bisogno di essere soccorse e curate, definendo un'inutile crudeltà prolungarne la permanenza a bordo della Alex.

Intorno alle 20, Mediterranea dichiara: "La Alex è da più di due ore ormeggiata al molo Commerciale di Lampedusa. Incredibilmente non sono state ancora attivate le procedure di sbarco. La gente a bordo sta male. Qualcuno da Roma intende gestire un sequestro di persona?"

Finora sembra di sì, come sembra che il ministro dell'Interno Salvini abbia ormai completamente perso la testa, invischiato nell'insensatezza della sua stessa propaganda.

Qui si sta parlando di salvataggio in mare e non di accoglienza. La differenza? La spiega il senatore "ex" 5 Stelle, Gregorio De Falco:

«Non dobbiamo accoglierli tutti, ma provare a salvarli tutti si, senza voltarci, con indifferenza, dall'altra parte o coprendoci gli occhi.

Salvare ed accogliere sono entrambi nobili gesti, ma sono differenti.

La responsabilità dell'accoglienza non può ricadere tutta sul nostro Paese, sarebbe ingiusto e forse impossibile.
Il nostro Governo dovrebbe pretendere una riforma del Trattato di Dublino, instaurando un rapporto costruttivo con le Istituzioni europee, ma occorrerebbe prima abbandonare il metodo controproducente dell'insulto come lingua ufficiale del rozzo dialogo instaurato con gli altri Stati.

Ma sarebbe necessaria una qualità che il nostro Governo pare non possedere, il rispetto».


Aggiornamenti

Ore 10:00 Da Mediterranea hanno poi fatto sapere che l'imbarcazione Alex è stata trasferita al Molo Favaloro per consentire il rifornimento di acqua a bordo. Almeno questo, dopo ore, le istituzioni italiane sono riuscite a capirlo.

Ore 01:00 Intorno alla mezzanotte, la Guardia di Finanza ha notificato al capitano della Alex il decreto di sequestro della nave, e dell'apertura a suo carico delle indagini per il reato di "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina".

Con il sequestro dell'imbarcazione è scattato, automaticamente, anche lo sbarco dei naufraghi a bordo che, finalmente, hanno potuto ricevere cure e assistenza.

"Siamo felici - ha commentato l'Ong Mediterranea - per le straordinarie persone che abbiamo avuto il privilegio di aiutare".

Autore Vittorio Barnetti
Categoria Cronaca
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