Nel terzo trimestre 2020 si stima il Prodotto interno lordo (Pil) dell'Italia, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è stimato in aumento del +16,1% rispetto al trimestre precedente, mentre se raffrontato a quello del terzo trimestre del 2019, risulta in diminuzione del -4,7% (dato tendenziale).

Alla variazione congiunturale contribuisce un aumento delle entrate Iva dai comparti agricoltura, silvicoltura e pesca, industria e servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia di quella estera netta.

In base al dato stimato pubblicato quest'oggi, per il 2020 il valore del Pil è pari a -8,2%, sui livelli registrati nella prima metà del 2015.

Sicuramente un buon risultato. Il guaio è che un nuovo lockdown è alle porte e a danneggiare l'economia italiana non sarà solo un possibile confinamento nazionale del nostro Paese, ma quelli che già sono stati annunciati nel resto d'Europa.