Ancora gravi seppur stabili le condizioni del primo ministro slovacco Robert Fico
Il Primo Ministro slovacco, Robert Fico, giovedì si trova ancora in condizioni “estremamente critiche” ma stabili , come riferito da un portavoce dell’ospedale, dopo essere stato colpito ieri cinque volte in un tentativo di assassinio che ha aperto profonde divisioni politiche nel paese.
Questo attentato è stato il primo tentativo di omicidio di un leader politico europeo da 20 anni e ha suscitato unanime condanne internazionali.
La Presidente slovacca, Zuzana Caputova, ha chiesto un abbassamento delle tensioni politiche e ha annunciato che inviterà tutti i leader parlamentari dei partiti a un incontro. Peter Pellegrini, alleato di Fico e Presidente eletto, ha esortato i partiti a sospendere o temperare la campagna per le elezioni del Parlamento europeo del mese prossimo:
“Se c’è qualcosa di cui il popolo slovacco ha bisogno urgentemente oggi - ha detto - è almeno un consenso di base e un’unità tra i rappresentanti politici slovacchi”.
Il sito di notizie tvnoviny.sk ha riferito in queste ore che la polizia ha incriminato il sospettato per tentato omicidio e che potrebbe rischiare l’ergastolo.
Miriam Lapunikova, direttrice dell’Ospedale Universitario FD Roosevelt di Banska Bystrica dove Fico è ricoverato, ha riferito che il 59enne Primo Ministro è stato sottoposto a cinque ore di intervento chirurgico che ha richiesto l'intervento di due equipe mediche a causa delle numerose ferite.
“Al momento le sue condizioni sono stabilizzate ma sono veramente molto gravi, sarà ricoverato nel reparto di terapia intensiva”, ha comunicato ai giornalisti.
Fico ha dominato la politica slovacca per la maggior parte degli ultimi due decenni, unendo visioni economiche di sinistra con il nazionalismo e attingendo al diffuso malcontento sugli standard di vita. Tuttavia, si è anche dimostrato una figura controversa, con i critici che sostengono che le nuove riforme minacciano lo stato di diritto e la libertà dei media. I suoi appelli a porre fine alle sanzioni contro la Russia e a fermare le forniture di armi all’Ucraina lo hanno reso gradito a Mosca, e il Presidente Vladimir Putin e altri politici russi sono stati tra coloro che hanno condannato il tentativo di omicidio.
L'attentatore si chiama Juraj Cintula ed ha sparato con una pistola legalmente posseduta. L'uomo, che aveva lavorato nel 2016 per un servizio di sicurezza privato, ha pubblicato alcune raccolte di poesie e un romanzo. È stato attivo anche in una raccolta di firme per fondare un movimento contro la violenza. Durante l'interrogatorio avrebbe spiegato il gesto perché in disaccordo con le politiche del governo.