Sono settimane molto difficili per l'euro, che è scivolato ai minimi pluriennali nei confronti del dollaro americano.

Alla debolezza già cronica dell'economia del Vecchio Continente si è aggiunto un altro fardello, quello rappresentato dallo scoppio del coronavirus.

Lo scenario nell'immediato futuro non sembra offrire grandi motivi di ottimismo, per cui la valuta unica potrebbe ulteriormente perdere quota rispetto a quella americana.

Dall'1,12 di gennaio, il cambio adesso oscilla intorno all'1,08 e per il futuro non è attesa alcuna buona notizia.

Infatti, il coronavirus di Wuhan ha peggiorato una tendenza già in atto con la Cina che ha ulteriormente ridotto gli acquisti dalla Germania, principale partner europeo.

A catena, viste le dimensioni dell'economia tedesca e la sua influenza nel resto d'Europa, il rallentamento della domanda cinese avrà un grave impatto sulle aziende europee, con tutte le conseguenze del caso, che finiscono anche per influenzare il rapporto con le altre valute.