Per Santo Stefano, come ogni anno, non è possibile non finire per parlare del Boxing day, una festività che riguarda la Gran Bretagna insieme ad altri tra i principali Paesi del Commonwealth. Festività legata all'inizio della stagione dei saldi, derivata dall'usanza nata nell'800 di regalare doni per Natale soprattutto alle persone meno fortunate.

Da molti anni a questa parte, però, il Boxing day è diventato anche sinonimo del giorno inaugurale della scorpacciata calcistica di calcio inglese che, in questa stagione, vedrà le varie squadre della Premier impegnate alternativamente fino al prossimo 4 gennaio, con l'unica giornata di pausa prevista per il 31 dicembre. 

In fondo, dato che il calcio è spettacolo, quale momento migliore potrebbe esserci nel promuoverlo se non durante un periodo dell'anno in cui la gente è in gran parte in vacanza e, teoricamente, ha più possibilità di spendere? Il maggiore tempo libero, oltretutto, non è solo un invito in più per andare allo stadio (argomento che, a causa della pandemia, quest'anno non è molto convincente), ma anche una possibilità in più di vedere un evento in tv (o in streaming) che in passato per varie ragioni non si era potuto vedere. Pertanto, c'è da sottolineare anche l'aspetto promozionale del Boxing day... che non è sicuramente di poco conto.

E in Italia, allora, perché non si segue l'esempio inglese?

Una bella domanda a cui non è possibile dare una risposta, perché un tentativo è stato fatto nella stagione 2018/19 e perché tale tentativo non è stato neppure fallimentare, visto che il numero di spettatori sia allo stadio che in televisione è stato mediamente più alto rispetto a quanto registrato nei precedenti turni di campionato.

Ma allora perché non continuare? Qui sta il punto, soprattutto perché una risposta logica a tale domanda non esiste. Esistono però interrogativi e lamentele in relazione al fatto che i diritti all'estero del calcio italiano valgano meno rispetto a quelli del calcio inglese. Lamentele che provengono poi dagli stessi soggetti che hanno voluto interrompere l'esperimento iniziato alcune stagioni fa. Ma in questo caso una risposta logica e ben evidente c'è, anche se per motivi di cautela legale non è possibile scriverla.