William Lai (Lai Ching-te), candidato del Partito Democratico Progressista (Dpp), dopo aver trionfato alle ultime elezioni, è il nuovo presidente di Taiwan e guiderà l'isola rivendicata dalla Cina per i prossimi quattro anni. Lai, 64 anni, ha un passato di studi in Medicina perfezionati ad Harvard. Prima di esser stato premier nel biennio 2017-2019, ha ricoperto la carica di sindaco di Tianan per sette anni.

Nel suo primo discorso, Lai ha dichiarato: "Stiamo dicendo alla comunità internazionale che tra democrazia e autoritarismo, staremo dalla parte della democrazia. La Repubblica di Cina e Taiwan continueranno a camminare fianco a fianco con le democrazie di tutto il mondo".

La vittoria di Lai ha provocato la reazione immediata da parte di Pechino. Xi Jinping, presidente della Cina, considera Taiwan parte inalienabile del proprio territorio e le elezioni a Taiwan non impediranno la sua inevitabile riunificazione alla Cina".

La Cina ha poi espresso la propria insoddisfazione per il segnale inviato dagli Stati Uniti, che si sono congratulati con Lai per la vittoria. La questione di Taiwan è stata definita dal ministero degli Esteri cinese come "la prima linea rossa insormontabile nelle relazioni sino-americane”.

La presidenza Lai potrebbe così portare a un aumento delle tensioni nello Stretto di Taiwan, con possibili ripercussioni a livello internazionale. Il presidente eletto, infatti, ha già chiarito che solo il popolo di Taiwan ha il diritto di scegliere il proprio presidente, riferendosi alle pressioni cinesi.

Inoltre, Il ministero degli Affari Esteri di Taiwan ha invitato la Cina ad affrontare la realtà e a rispettare i risultati delle urne, rinunciando ai piani di repressione, affinché le relazioni tra le due sponde dello Stretto tornino sulla strada giusta.