Sapevi che in Italia quasi 8 milioni di persone sono a rischio di "binge drinking", un consumo eccessivo e rapido di alcol? E la cosa più preoccupante è che questa pratica dilaga anche tra i minorenni. Dietro l'apparenza di un divertimento innocuo, si nascondono rischi serissimi per la nostra salute e la nostra società.
Il binge drinking non è solo un "eccesso": altera la capacità di giudizio, aumentando drammaticamente il pericolo di incidenti stradali e comportamenti a rischio. A livello fisico, l'abuso di alcol colpisce duramente il fegato (causando epatopatie e cirrosi), il cervello, il sistema cardiovascolare e può favorire l'insorgenza di vari tumori. Inoltre, apporta calorie vuote, contribuendo significativamente all'aumento di peso, specialmente da superalcolici e liquori zuccherati.
Un pericolo gravissimo, spesso sottovalutato, è l'interazione tra alcol e farmaci. Questo mix può amplificare effetti collaterali, ridurre l'efficacia delle cure o, in casi estremi, rivelarsi letale, specialmente con sedativi, antidolorifici o farmaci per il cuore e il diabete.
Comprendere perché i giovani si avvicinano all'alcol – tra pressione del gruppo, ricerca di disinibizione o modelli sbagliati – è cruciale per prevenire e agire.
Va detto che, in un contesto di stile di vita sano, un consumo estremamente moderato e consapevole di vino (un bicchiere per le donne, due per gli uomini, ai pasti) può offrire benefici grazie ai suoi antiossidanti come il resveratrolo. Ma attenzione: è una eccezione per adulti sani, non una regola per tutti.
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