Al 15 luglio, in Gran Bretagna, il numero di nuovi casi di contagio da Covid, nelle ultime 24 ore, è arrivato a 48.553,  261.832 negli ultimi 7 giorni, 64.368 (+32.6%) in più rispetto alla settimana precedente, con un tasso del contagio pari a 336,7 persone ogni 100mila abitanti.

Oggi i nuovi decessi registrati sono stati 63, mentre quasi 600 le nuove ospedalizzazioni. Per entrambi i dati si registrano, rispetto a 7 giorni fa, aumenti di circa il 50%.

Tutto questo nonostante l'87,5% dei britannici "vaccinabili" abbia ricevuto una dose di vaccino e il 67,1% sia invece completamente vaccinato.

In Gran Bretagna alla fine dello scorso anno il numero giornaliero di ospedalizzazioni era tre volte maggiore rispetto ad oggi, mentre a gennaio era addirittura sei volte maggiore...  ma questo non vuol dire che la situazione nel Paese sia sotto controllo.

La crescita del contagio a questi ritmi, che quasi sicuramente supererà le previsioni del premier Johnson che aveva ipotizzato 50mila casi per il 19 luglio (giorno in  cui le ultime restrizioni in Inghilterra saranno eliminate), per gli esperti aumenterà considerevolmente la possibilità di sviluppo di nuove varianti ancor più resistenti al vaccino rispetto alla variante delta.

Nell'immediato, inoltre, l'alto numero di contagiati sta incidendo anche sulla produttività delle aziende. Il tracciamento in Gran Bretagna funziona piuttosto bene, e per questo motivo nella settimana fino al 7 luglio, sono stati inviati oltre mezzo milione di avvisi via app alle persone che erano entrate in contatto con dei contagiati e che, per tale motivo, hanno ricevuto l'invito (non è previsto l'obbligo) a mettersi in isolamento per 10 giorni.

A seguito di ciò, alcune fabbriche stanno prendendo in considerazione la possibilità di chiudere gli impianti, anche perché con l'aumento dei contagi la situazione non potrà che peggiorare.

La Gran Bretagna  dà l'impressione di voler raggiungere, tramite il contagio, l'immunità di gregge prospettata da Johnson all'inizio della pandemia. Le conseguenze, però, non sembra che siano state valutate in base a tutti i possibili aspetti.

Intanto il premier la butta sulla propaganda...