"Ieri ho presentato i quattro pilastri su cui costruire una crescita sostenibile e far fare un passo avanti all'Emilia Romagna: conoscenza, lavoro, sostenibilità, assistenza". Così scrive lunedì su Facebook Stefano Bonaccini attuale presidente di quella regione e principale sfidante della candidata leghista, Lucia Borgonzoni, alle prossime elezioni regionali."La mia avversaria - prosege Bonaccini - continua a postare immagini di gatti (dolcissimi peraltro), boschi, cibo. Manca un mese al voto, a me piacerebbe confrontarmi sulle idee e le proposte per governare questa bellissima e operosa regione. Ripetere a pappagallo soltanto che si vuole liberare l'Emilia-Romagna (per fortuna liberata dal nazifascismo 74 anni fa) mi pare un po' poco per garantire futuro ai nostri figli e nipoti".

È proprio lì il punto. Basta guardare la pagina Facebook della Borgonzoni e subito salta agli occhi la riproposizione, in quella che una volta si sarebbe detta in carta carbone, di ciò che il segretario del suo partito propone sulla sua pagina Facebook.

Quindi, Salvini si fotografa mentre mangia? Allora anche la Borgonzoni si fotografa mentre mangia. Salvini cita Red Ronnie? Allora anche la Borgonzoni cita Red Ronnie. Salvini fa sapere di andare a nanna? La Borgonzoni fa altrettanto. Salvini si indigna per un fatto di cronaca che riguarda un "immigrato clandestino"? Ecco subito che la Borgonzoni non è da meno:

"Immigrato clandestino, pluripregiudicato, già espulso diverse volte, abusivo in un'abitazione di MODENA, ha rapinato e tentato di stuprare una ragazza. Il giorno prima aveva rubato in un discount.CHE SCHIFO!Non è questa l'Emilia-Romagna che vogliamo!La nostra è una terra accogliente, ma che pretende REGOLE e SICUREZZA.Altro che modello PD-Sardine, con porti aperti, Ius Soli, cittadinanza gratuita e permessi di soggiorno in regalo!"

Per inciso appare curioso che questi leghisti parlino di mancanza di sicurezza dopo che il loro capo spirituale è stato per 14 mesi ministro dell'Interno licenziando leggi che, evidentemente, non sono servite a nulla!

Ritornando a noi, in totale spregio del ridicolo, la candidata ad occupare la carica di presidente della regione si cimenta - sulle orme del suo "capo" - in fantasmagorici e incredibili "ragionamenti" come quello di seguito riportato:

"Vi invito a questa riflessione.Ho ancora negli occhi le immagini di stamane da New York, un rabbino di 70 anni aggredito in casa a colpi di machete insieme ai suoi ospiti mentre si apprestavano a celebrare Hannukah, alcuni di loro gravemente feriti stanno lottando per la vita.In Italia assistiamo al disgustoso e ipocrita cortocircuito della sinistra: parlano di commissioni contro l'odio in rete, accusano la Lega di “fascismo”, ma poi definiscono Israele come un “mostro” e accarezzano i terroristi che vorrebbero cancellare dalla faccia della Terra l'unica democrazia del Medio Oriente.Provo profonda tristezza nel constatare che in casa PD in Emilia-Romagna si giovino del sostegno di questi personaggi.NESSUNA tolleranza, nessuna ambiguità è possibile verso il seme maligno dell'antisemitismo, che trova il terreno più fertile nelle sacche retrive dell'islamismo.NO ai cattivi maestri, NO ai nostalgici del totalitarismo rosso che ha afflitto la nostra regione per molti decenni, NO all'odio contro Israele.Viva la Libertà!"

È chiaro che in un Paese normale chi scrive testi simili viene immediatamente soccorso e affidato alle cure di persone misericordiose che ne abbiano a cuore il suo stato di salute. In Italia, gente simile invece si candida a rappresentare gli italiani!

Considerando tali premesse è del tutto logico che il sindaco di Milano, Beppe Sala - sostenitore della candidatura a presidente di Stefano Bonaccini, alla presentazione del programma elettorale, delle liste e dei candidati per l'Emilia Romagna (avvenuta domenica scorsa) - abbia detto che "la Borgonzoni non sa nemmeno da che parte è girata".

La propaganda leghista e la stessa Borgonzoni lo hanno definito un "insulto", per di più sessista.

Il problema per loro è che è la stessa Borgonzoni ad aver fatto di tutto per far ritenere tale affermazione più che giustificata.

Come candidata alla regione scimmiotta sui social quel che fa e dice il suo segretario... alla lettera. La sua campagna elettorale si può riassumere nel presentarsi nelle piazze come cheerleader a supporto di Matteo Salvini. Una battutaccia?

Certo che no! È lo stesso Salvini a confermarlo:

"EMILIA-ROMAGNA, DA QUI AL 26 GENNAIO SARO' ALMENO IN 100 PIAZZE.Dispiace che il sindaco della mia città, Milano, sia venuto oggi qui per insultare Lucia Borgonzoni, la ritengo una mancanza di rispetto per un avversario e per una donna. A sinistra perdono l'educazione quando sono preoccupati di perdere. Ma noi non risponderemo agli insulti, stiamo preparando l'Emilia-Romagna che verrà.P.s. Il 18 gennaio saremo in piazza a Maranello, in decine di migliaia, per parlare dell'Emilia-Romagna che sogna, che corre, che vince: l'unico rosso che ci piace è quello della Ferrari, oltre a quello del lambrusco!"

Stipendiato dal Senato, il senatore leghista ci dice fin d'ora che lui continuerà a disertare le sedute in Aula perché deve fare propaganda per Lucia Borgonzoni che, poverina, non è evidentemente in grado di badare a se stessa e di auto promuoversi ed ha bisogno di qualcuno che parli in sua vece.

Da capire, allora, perché Beppe Sala l'avrebbe offesa e come, nel caso venga eletta, la Borgonzoni potrà governare la regione di cui si candida a diventare presidente... forse telefonerà a Salvini ogni volta che dovrà prendere una decisione?