Non sono i primi e non saranno gli ultimi, i due neo fratelli della politica italiana, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, ad essere definiti i nuovi De Rege. D'altronde, fratelli lo sono, perché a definirsi tali sono stati loro stessi. Inoltre, sono loro stessi a fare di tutto per rendersi ridicoli, come dimostra la scenetta sulla neve del primo giorno dell'anno.

Quindi... due fratelli che si presentano in pubblico e al pubblico per far ridere, di fatto finiscono per essere due fratelli comici... per l'appunto come i De Rege.

È vero. Bisogna ammetterlo. Nella scenetta odierna manca la classica battuta d'apertura che ha caratterizzato fin dall'inizio il repertorio del duo comico piemontese ripreso da Carlo Campanini e Walter Chiari: "vieni avanti, cretino!"

Una dimenticanza però scusabile, perché nel duo odierno sarebbe difficile stabilire chi dei due comici meriti di più, rispetto all'altro, tale appellativo. Per il resto, la tradizione della comicità, basata come sempre sullo stesso canovaccio, è stata rispettata.



Luigi e Alessandro, consapevoli che quanto promesso in campagna elettorale, nonostante i quotidiani annunci, si sia tradotto finora in quella che è riassumibile con l'espressione "aria fritta", hanno inaugurato l'anno continuando l'infinita campagna elettorale che come unica novità, rispetto a qualche tempo fa, si è arricchita di vittimismo.

Così i De Rege hanno detto di aver "combattuto quella classe di italiani privilegiati che si è opposta al cambiamento. Quella classe privilegiata che ci sta combattendo anche in questi giorni, perché stiamo bloccando le pensioni d’oro e non solo; stiamo bloccando anche un sacco di cose che avevamo promesso e che avremmo tagliato e lo stiamo facendo."

Ma i loro "dispetti" non sono ancora terminati, perché nel 2019 ci regaleranno anche "una bella legge che taglia gli stipendi a tutti i parlamentari della Repubblica", come se questo dovesse migliorare la qualità della vita degli italiani!

Ma non è tutto, perché faranno anche "tante altre cose sull'ambiente, sulla politica estera... e tante altre cose nei prossimi mesi." Quali? E chi lo sa? Proprio come quelle che hanno fatto finora!

Pertanto, tanti auguri... a noi, naturalmente, perché ne avremo bisogno.