Secondo Istat, il dato congiunturale del fatturato dell'industria relativo allo scorso settembre, al netto dei fattori stagionali, cresce del +0,1% rispetto ad agosto, grazie all'andamento positivo della componente estera (+0,2%). 

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a settembre gli indici destagionalizzati del fatturato sono in aumento in quelli dell'energia (+5,5%), dei beni di consumo (+1,2%) e dei beni intermedi (+0,1%), mentre si registra una riduzione per i beni strumentali (-2,2%).


Nel terzo trimestre l'indice evidenzia un incremento del +2,4% rispetto ai tre mesi precedenti (+3% sul mercato interno e +1,5% su quello estero).


Il dato tendenziale, corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 come a settembre 2020), vede il fatturato totale crescere del +15,2% (+17% sul mercato interno e +11,6% su quello estero), rispetto a settembre 2020.

Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano incrementi tendenziali molto marcati per l'energia (+48,2%) e i beni intermedi (+28,6%), più contenuti per i beni di consumo (+7,1%) e quelli strumentali (+2,4%).

Con riferimento al comparto manifatturiero, si evidenziano aumenti tendenziali per tutti i settori di attività economica, ad eccezione del comparto dei mezzi di traporto e di quello farmaceutico.