Cast artistico: Federico Wardal interprete di Nemo che ne ha curato l’adattamento e la regia Andrea Ceccomori flautista, sublime interprete di brani di Battiato. Sara Pastore soprano, interprete della figura metafisica e simbolica dell’Ombra’, tematica  dominante pirandelliana, la cui presenza ed i suoi vocalizzi hanno reso una suggestiva atmosfera scenografica di visione onirica.

Personaggi del mondo del Teatro e della Cultura partecipanti all’evento tra i  quali l’attore Enzo Decaro, la regista Luisa Mariani, l’attrice Vera Beth, il produttore cinematografico Angelo Bassi, la giornalista Lucia Di Spirito, hanno espresso sentimenti di notevole apprezzamento per l’iniziativa, ricca di contenuti etico socioculturali ed analoghe espressioni sono pervenute dall’On.le Edy Palazzi , Vice Presidente della Commissione Cultura della Regione Lazio, che ha concesso per l’occasione il gratuito patrocinio della Regione Lazio, riferite tramite il Dr. Raffaele Cavaliere psicoterapeuta e membro del Mandir della Pace .

Nemo, il testo hollywoodiano, riscritto da  per Greta Garbo nel 1928  ma rimasto inedito per essere stato rifiutato  dalla produzione cinematografica della Divina, dopo la sua unica rappresentazione nel dicembre 2017 a San Francisco  all’istituto italiano di cultura in lingua inglese, promosso dal  Conte Federico Wardal poliedrico versatile artista cinematografico e teatrale di fama internazionale che ne ha curato l’adattamento e la regia, ha debuttato  a Roma, in anteprima mondiale e in lingua originale, dopo 89 anni dalla sua stesura,con acclarato successo di pubblico e notevole apprezzamento nel settore mediatico ,socioculturale.

Wardal dopo 20 di assenza dalle scene porta in Italia "Nemo", il monologo inedito di Pirandello, che ebbe  in eredità dalla scrittrice Poetessa Paola Masino Bontempelli, amica e confidente del drammaturgo dopo averlo salvato da una ventilata distruzione  per mano dell’autore. In Nemo, Wardal  fa rivivere il dramma non capito del dolore esistenziale di Pirandello, e lo rappresenta in una cornice di note e parole del grande artista Franco Battiato.

Singolare riferimento e degno di nota è quanto ha raccontato Wardal: ”Ho sentito lo spirito di Battiato su di me, mentre cercavo Battiato in internet ..Nella mia ricerca , mi sono accorto di alcuni segnali , anche su Baghdad e l’Iraq che mi appartiene , ma ho pensato che Baghdad fosse un titolo e cioè che Battiato non fosse mai andato a Baghdad e poi ho pensato che se anche Battiato avesse fatto un concerto in Baghdad, sicuro non avrebbe cantato in arabo , come io ho fatto in Baghdad!   Io, ovvio , cercavo qualcosa di più concreto che unisse Battiato a Pirandello ed al suo grande monologo “Nemo“ e dopo alcuni minuti: “L’ombra della Luce “ che è il finale di “Nemo“!!! E subito dopo Battiato che canta “L’ombra della luce “in arabo in Baghdad!!! - Dio! - ho esclamato! Battiato è qui! Collegato con me! “L’ombra della luce“ è il finale di Nemo ed è il collegamento diretto con Pirandello, ma il fatto che Battiato abbia fatto in Baghdad un concerto in arabo, è il segnale del suo collegamento con me!!!

L’evento spettacolo e’ un progetto culturale di alto contenuto  etico socioculturale ,realizzato su intuizione e cura della d.ssa Gabriella Lavorgna, presidente della Fondazione no profit Mandir della Pace", che promuove iniziative socioculturali per lo sviluppo di una Cultura di Pace e con il contributo dell’ illustre Prof. Guido Guerrera, giornalista scrittore ,esperto di Hemingway e biografo di Battiato .Scenicamente Battiato si manifesta come uno spirito che entra in scena attraverso dei fogli sparsi sul palcoscenico  , dove sono scritte le sue parole ,  e che sono lette da Wardal,  durante la recitazione del monologo “ Nemo “ L’accostamento di Franco Battiato in “Nemo “ è perfetto.

I due artisti, accomunati non solo dalla sicilianità ’per similitudini linguistiche ma soprattutto da una visione spirituale, vissuta in modo quasi esoterico dal drammaturgo e di spasmodica ricerca nel cantautore - Molti dei testi di Battiato e titoli delle sue canzoni ,  contengono frasi costruite con parole e concetti pirandelliani. Wardal ha inserito nel monologo pirandelliano il pensiero di Battiato in dosi che perfettamente si equilibrano con la struttura drammaturgia del monologo “Nemo“ che significa “ Nessuno“.

I contenuti di “Nemo“ sono quelli innovativi e comuni a tutti i drammi pirandelliani , che in “Nemo“, però , troviamo ulteriormente approfonditi, con l’aspetto nuovo della manipolazione dell’identità tra persona e personaggio , fino a giungere perfino alla manipolazione del dolore umano. Pirandello, ambienta “Nemo“ in uno studio televisivo , agli albori della concezione della televisione e quindi quando la televisione era totalmente sconosciuta. Il messaggio di manipolazione attraverso i media, perciò , è ben chiaro in “Nemo“, ma esso stesso  è anche metafora di una manipolazione a livello personale. La fusione di linguaggi dal palcoscenico dà vita a una riflessione sulla miseria morale dell’uomo, sulle maschere che possono nascondere momentaneamente l’inquietudine di fondo, ma mai cancellarla del tutto.  Gli elementi lirici di Battiato, inseriti da Wardal in “Nemo“ esprimono il tema pirandelliano del costruirsi addosso un personaggio, contraffacendo la propria identità e perciò negando a se stesso la libertà di essere chi si è (Canzoni “Io, chi sono?“, “Segnali di Vita“, “Lode all’inviolato“, “Le passioni secondo Milva“, “Alexander Platz“).

Interprete sublime con il suo flauto magico e’ l’artista musicista internazionale Andrea Ceccomori, Presidente e Direttore artistico della  Associazione Assisi Suono sacro e Ambasciatore/Artista di Pace della Fondazione il Mandir della Pace, nell’eseguire alcune significative note , già prodotte nell’evento spettacolo ‘'Battiato nascosto recentemente da lui prodotto ed elaborato, e inoltre presente in scena nell’interpretare il ruolo centrale del ‘’Direttore 'nel monologo pirandelliano per esprimere e rendere univoca e convergente la simbiosi anemica dei due illustri Maestri dello Spirito quali Pirandello e Battiato.

Pirandello e Battiato indagando l’uomo. cercano la verita' e la  trovano  nell’Uno metafisico, l'Energia vivente, Matrice dell'Universo. La solitudine dell’uomo pirandelliano è solitudine dell’uomo lontano dall’Assoluto. La solitudine di Battiato è Oceano di silenzio che veicola l’itinerario della mente e dell’anima verso le profondità soprannaturali. Nemo, dalla sua assoluta solitudine ha acquistato un compagno: Franco Battiato. 

Maria Gabriella Lavorgna Pres. Fondazione no profit “Il Mandir della Pace“.