"Il governo attuale, in linea con i precedenti, continua a illudere i cittadini, e mentre non dà lavoro e servizi, fa dietrofront sulle grandi opere come Tav e Tap, su Grandi Navi a Venezia e sulla Base Dal Molin a Vicenza, proseguendo nei rapporti di sudditanza verso gli Stati Uniti, mentre sul Muos gioca su annunci a effetto senza però chiedere realmente di smantellare questo sistema satellitare militare."

È ciò che affermano gli attivisti del Movimento No Muos nella nota con cui annunciano, per il prossimo 8 dicembre, un manifestazione che avrà luogo a Niscemi in occasione della Giornata di lotta europea contro le Grandi Opere Inutili e Imposte.


"Il MUOS e tutta la base militare, che insiste all'interno della Riserva naturale Sughereta di Niscemi, è una grande opera imposta che subiamo da decenni e contro la quale la parola fine non è ancora arrivata. Anche le guerre e l'industria militare sono responsabili dei continui attentati all'ambiente, naturale e umano, di cui paghiamo le conseguenze già adesso in termini di cambiamento climatico e migrazioni forzate", così recita il comunicato.

"A questo si aggiunge il pericolo bellico che rappresenta il MUOS in territorio siciliano. Grazie alle altre basi presenti: Sigonella, Augusta, Trapani, ecc., il ruolo di questa terra come punto fondamentale del sistema imperialista USA è sempre più evidente. Dalla Sicilia ogni giorno si fa la guerra in qualche angolo del Pianeta.

Lottare contro il MUOS vuol dire lottare contro un sistema di cose che ha come obiettivo l'imposizione di un ordine politico ed economico (quello capitalistico e liberista) attraverso la forza militare e desiderare una Sicilia smilitarizzata vuol dire smascherare la tendenza alla guerra dello stato italiano e dei suoi alleati e padroni.

Spendiamo ben 68 milioni di euro al giorno per le attività militari, quando mancano servizi primari per le persone, gli ospedali chiudono, aumentano le tasse, le strade e le montagne franano, la percentuale di disoccupazione e povertà è alle stelle, l'emigrazione ritorna massiccia. Mentre le spese militari aumentano, quelle sociali diminuiscono."


Fino alla data delle elezioni, il Movimento 5 Stelle appoggiava il Movimento No Muos e la sua battaglia finalizzata alla difesa del territorio "contro i continui attacchi da parte di un sistema politico ed economico che ha come obiettivo il cieco sfruttamento di molti e il benessere di pochi, incapace di prendere direzioni diverse."

Adesso, invece, i 5 Stelle al Governo dicono cose completamente diverse rispetto a pochi mesi fa quando erano all'opposizione. Prima, alcune grandi opere erano da fermare comunque e comunque sarebbero state fermate... adesso che sono al Governo, le stesse opere sono da fermare in base all'analisi costi/benefici di cui prima, però, non avevano fatto menzione.

La Tap si farà, la Tav quasi per certo ed il Muos andrà avanti... almeno secondo il parere espresso ufficialmente, per conto del Governo, dalla ministra della Difesa, anch'essa a 5 Stelle, Elisabetta Trenta, che è sulle stesse posizioni di colei che l'aveva preceduta, la PD Pinotti... nei confronti della quale i grillini sfilavano in Sicilia a fianco di coloro che si opponevano al Muos, promettendone lo smantellamento, non appena sarebbero andati al Governo, in cambio del voto.