Comitato Vigili del Fuoco radioriparatori: nato per rilanciare la categoria
In questa intervista il Portavoce del C.V.F.R. Manlio Ciocca fa il punto della situazione riguardo la situazione dei Radioriparatori.
Il perché della nascita del comitato Vigili del Fuoco Radioriparatori ?
Il comitato è nato per dare voce e coordinamento al personale dei Nuclei TLC, vittima di una progressiva delocalizzazione e di una mancata uniformità del settore nelle varie realtà regionali. Il nostro settore è orfano di un reale e competente coordinamento centrale da quando è transitato fuori dell’Area IX Telecomunicazioni, che aveva un Dirigente dedicato e competente per il coordinamento di tutte le telecomunicazioni del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Quali sono i punti della riforma che non sono di vostro gradimento?
Aver destituito la specializzazione del settore Telecomunicazioni, componente del Corpo sin dal 1974, fondamentale per la gestione e coordinamento del dispositivo di soccorso, svilita da una totale assenza di pianificazione del settore che ha subito, negl’ultimi anni, una lento declino che lo ha reso meno incisivo e trascurato rispetto al contesto delle altre funzioni del Corpo. Assistere all’abbandono progressivo della componente TLC nel contesto del Soccorso Tecnico Urgente non trova spiegazioni logiche su come gestire le comunicazioni tra Sedi e Squadre, dimenticando una struttura proprietaria, costituita da un numero notevole di impianti ripetitori e relativi apparati di comunicazione radio, integralmente gestita da personale VF che non trova paragone in altri Corpi dello Stato o Enti, senza considerare le poche risorse impiegate e la tempestività d’intervento, oltre poter assicurare supporto alle comunicazioni fin dentro un’area rossa che sarebbe preclusa ad altre figure esterne al Corpo.La conseguente mancanza di una figura funzionale di Ispettore Specialista, a differenza di quanto è stato assegnato alle altre specializzazioni, nevralgica per la corretta direzione di ciascun Centro Regionale, fin qui gestito da Funzionari poco affini e partecipi al tipo di servizio e relative necessità.
Su quali basi fondate la vostra contrapposizione?
Riportare il ruolo di specialista al Settore, valorizzarlo attraverso una struttura dedicata costituita un Dirigente Nazionale e suo staff che, attraverso una moderna e completa circolare sulle funzioni e compiti del settore (rispetto quella ormai obsoleta e datata a 24 anni fa), possa coordinare a livello nazionale di concerto con le esigenze territoriali delle Direzioni e relativi Comandi ai Centri Regionali periferici, mediante il potenziamento di una figura funzionale dedicata a tale compito che possa eliminare il forte rallentamento che si è prodotto in questi ultimi 5 anni.
Come intendete muovervi?
Sensibilizzare i Dirigenti e vertici della nostra amministrazione di dotare il settore di una moderna circolare di regolamento di servizio, che tenga conto della particolare condizione operativa dei Centri TLC, rispetto ad altre Specialità o Nuclei Specializzati, che sia anche di guida normativa per la gestione di Direzioni e Comandi affinché sia standardizzata sul territorio Nazionale la modalità di azione di intervento dei nuclei TLC.Chiediamo di valorizzare ed armonizzare al massimo le figure provenienti dal settore operativo con quello del settore non operativo. Chiediamo che venga istituito un livello Funzionale adeguato alle necessità richieste competente, con figure maggiormente dedicate al nostro settore e non lasciate a funzionari, che in particolare sul territorio, si occupano di tutto e “quando possono” dedicano pochissimo tempo al servizio Telecomunicazioni.Tenere conto del reale carico di lavoro di ciascun Centro, dipendente dall’estensione del territorio, dal numero di impianti ripetitore, impianti radio fissi e mobili ed altri impianti tecnologici.Chiediamo che i Centri TLC vengano dotati delle attrezzature necessarie per permettere una migliore ed incisiva azione e quindi un rilancio vero adatto a tempi tecnologici e lo snellimento delle procedure per l'acquisizione di materiali necessari alle fondamentali manutenzioni per il corretto funzionamento dei sistemi RT, che attualmente vengono rallentate o accantonate per lunghissimi periodi con conseguenze di incomunicabilità sul soccorso tecnico urgente, occorre un sistema informatico a livello centrale che controlla in tempo reale le necessità del territorio.