Guai a disturbare la propaganda di Salvini
Vermi, zecche, bastardi, vigliacchi, infami, sinistrati, odiatori... questi ed altri sono gli appellativi che Matteo Salvini giornalmente utilizza per rivolgersi ai propri sostenitori durante le quotidiane campagne elettorali che caratterizzano la sua attività di ministro, dato che per il Governo del cambiamento il compito di colui che guida il Viminale è, evidentemente , quello di promuovere se stesso ed il partito a cui appartiene... Una novità che naturalmente deve essere una delle tante rivoluzioni dell'attuale Governo.
Inoltre, come abbiamo scoperto di recente, tale attività di propaganda prevede anche che qualsiasi manifestazione di dissenso sia proibita, diventando, evidentemente, un problema di ordine pubblico.
Per tale motivo, la questura di Bergamo il 13 maggio ha chiesto di prima mattina l’intervento di un’autoscala dei vigili del fuoco per rimuovere uno striscione appeso alle finestre di una abitazione di Brembate di Sotto, dove alle 9 era previsto l'ennesimo comizio di Matteo Salvini.
Sullo striscione non vi era riportato nessuno dei termini offensivi utilizzati dal ministro dell'Interno nella sua campagna elettorale. Salvini non era stato definito zecca, bastardo, vigliacco, infame, ecc... semplicemente sullo striscione era scritto "Non sei il benvenuto".
In base a quanto la Costituzione dice, la manifestazione del dissenso espressa in modo civile, "dovrebbe" ancora essere consentita in Italia. Pertanto non si capisce il motivo per cui ieri la questura di Bergamo abbia chiesto l’intervento di un’autoscala dei vigili del fuoco per rimuovere quello striscione che non dava il benvenuto a Salvini.
Un intervento, oltretutto di cui i vigili del fuoco sono finiti per esser vittime incolpevoli e oltremodo contrariate. Infatti, oltre ad essere costretti a distogliere un mezzo da possibili interventi di soccorso, i vigili del fuoco, loro malgrado sono finiti arruolati come supporter della propaganda leghista.
Quanto accaduto non lo hanno gradito i sindacati che lo hanno definito come inaccettabile, prospettando un danno all'erario "perché i Vigili del fuoco non fanno pubblica sicurezza, ma operano per portare soccorso, e si colpisce un diritto inalienabile del cittadino, quello al legittimo dissenso".
A questo episodio, che denuncia l'evidente nervosismo di Salvini registrato in calo di consensi, se ne è aggiunto un altro, sempre legato alla sua propaganda elettorale, stavolta a Settimo Torinese, in occasione di un comizio durante il quale il ministro risultava molto irritato dalle contestazioni in atto.
Due fidanzatini sono stati presi di forza e portati via. La madre, su Facebook, ha riferito che il figlio è stato "prima malmenato, poi portato via con la forza da poliziotti in borghese. Il ragazzo è stato chiuso in una camionetta, fotosegnalato, messo sotto interrogatorio. È tornato a casa con addosso segni evidenti".
È normale tutto questo?