Questa mattina, il responsabile economico di Fratelli d'Italia ed uno dei consiglieri tra i più ascoltati di Giorgia Meloni,  al suo ingresso negli uffici di FdI alla Camera ai giornalisti presenti ha dichiarato:"Sulle presidenze di Camera e Senato non ci sono problemi, un accordo c'è".

Anche "l'avanguardista" Giovanni Donzelli, pure lui nella cerchia dei collaboratori della futura premier, ha fatto sapere che all'interno della maggioranza non ci sarebbero criticità: "La lista dei ministri è pronta".

Dichiarazioni, quelle sopra riportate, sicuramente importanti perché in controtendenza con quanto la stampa, fino a ieri notte, riportava sulle difficoltà di Giorgia Meloni nel mettere a posto i tasselli del puzzle su cui stava lavorando da giorni, relativo alla formazione del governo e all'assegnazione dei due presidenti di Camera e Senato.

Anche la stampa di destra segnalava problemi nel riempire le caselle di alcuni ministeri, con Berlusconi e Salvini che avevano posto diktat su poltrone da assegnare alle rispettive forze politiche e su alcuni nomi che, in un modo o nell'altro, dovevano avere un ministero di peso... vedi la vicenda Ronzulli. Inoltre, il Quirinale avrebbe preteso dei tecnici (di area o meno) per alcuni ministeri ritenuti chiave.

Quello che fino all'alba veniva descritto come un guazzabuglio inestricabile e di difficilissima soluzione, a meno di non scontentare gli alleati, nelle prime ore di mercoledì sembra esser stato risolto da Giorgia Meloni, con tutti i partiti dell'alleanza di destra-centro accontentati.

È realmente così? Lo capiremo solo nelle prossime ore, quando dovranno essere eletti i presidenti delle due Camere.