Dopo aver definito un fatto privato, l'urlo di dolore di un papà, lo sfogo di Grillo sulla vicenda del presunto stupro di cui è accusato anche il figlio Ciro, l'avvocata Anna Macina, sottosegretaria alla Giustizia in quota 5 Stelle, in una intervista rilasciata al Corriere ha aggiunto anche che il fondatore del Movimento avrebbe però dovuto evitarlo, ribadendo che i pentastellati sull'indipendenza della magistratura e sulla difesa delle donne dagli abusi non transigono, come dimostra lo loro attività parlamentare: il codice rosso, il reato di Revenge Porn, l'allungamento del termine per la denuncia da 6 a 12 mesi... 

Ma la Macina non si è limitata solo a questo, chiedendosi, in base alle polemiche che le dichiarazioni di Grillo hanno generato, se quanto detto sulla vicenda dal senatore e segretario della Lega Matteo Salvini non svelasse un possibile conflitto d'interessi che investirebbe la senatrice leghista Giulia Bongiorno, avvocata difensore di Salvini nei processi Open Arms e Gregoretti e avvocata di parte civile della presunta vittima nel presunto caso di stupro che coinvolge Ciro Grillo.

La Macina, infatti, si è posta il dubbio se il video citato da Grillo nel suo sfogo - video che, secondo il comico genovese, dovrebbe provare l'innocenza del figlio perché dimostrerebbe che non ci fu alcuno stupro - non sia stato visto anche da Matteo Salvini!

«In tv ha riferito di averne parlato con Giulia Bongiorno, senatrice della Lega e avvocato della ragazza. E ha detto di aver saputo altri dettagli. Non è che questo video che non doveva vedere nessuno, lui l'ha visto? Sarebbe grave che si utilizzi per fini politici una vicenda in cui non si capisce se Bongiorno parla da difensore (che ha quel video), o da senatrice che passa informazioni al suo capo di partito di cui è anche difensore. Mi ha gelato sentirla dire che porterà il video di Grillo in Tribunale, lasciando intendere che il comportamento del papà ricadrà sul figlio. Cosa vuole fare, il processo alla famiglia? Rabbrividisco».

Una supposizione non un'accusa, quella della Macina, che appare del tutto logica e giustificata, in base a quanto da lei riferito.

Ma così non la pensa la senatrice avvocata Giulia Bongiorno che, non appena è stata informata delle dichiarazioni della sottosegretaria grillina, è andata "fuori di testa", parlando di accuse gravissime e di denuncia:

«Dopo la scelta di Grillo di formulare accuse alla famiglia della vittima e alla procura, oggi il sottosegretario alla Giustizia Macina si lancia in fantasiose, gravissime accuse a mio carico. Mossa dalla cultura del sospetto (verso i nemici) che caratterizza il Movimento 5 Stelle, il sottosegretario Macina lede gravemente la mia immagine di essere umano, prima ancora che di avvocato, nel provare a insinuare che io abbia reso noti a chicchessia atti del processo.Mi occupo di violenza sulle donne da decenni come a tutti è noto. Ho assunto questo incarico un anno dopo la denunzia che ha dato vita alle indagini e non ho mai parlato con nessuno di questo procedimento nonostante le numerose e pressanti richieste dei giornalisti. Il sottosegretario Macina dovrà rispondere di queste affermazioni farneticanti in sede giudiziaria». (fonte Ansa)

La Lega, da parte sua, rincara la dose, aggiungendo che anche Salvini denuncerà la sottosegretaria Macina:

«Le insinuazioni della sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina - in un'intervista al Corriere della Sera di oggi - sono gravissime, insultanti e indegne di un membro del governo. La Lega chiede dimissioni immediate. Ipotizzare che il senatore Salvini abbia visto il video di Ciro Grillo attraverso l'avvocato Giulia Bongiorno è inaccettabile: l'imbarazzo del Movimento 5 Stelle per una vicenda così grave e che coinvolge la famiglia del loro fondatore non è un buon motivo per infangare il senatore Salvini e l'avvocato Bongiorno. Il leader della Lega agirà contro il sottosegretario in tutte le sedi civili e penali».

Ricapitolando, Anna Macina ha "logicamente", in base all'evidenza dei fatti e delle dichiarazioni di cui si è resa protagonista la coppia Salvini-Bongiorno, sollevato un legittimo dubbio su un potenziale conflitto d'interesse dell'avvocata Bongiorno che, oltre a difendere la ragazza nel caso di Ciro Grillo, è senatrice della Lega e difensore in due processi del suo stesso segretario di partito, Salvini, il quale a sua volta sta usando una vicenda giudiziaria, di cui dice di avere informazioni di prima mano proprio dalla Bongiorno, per attaccare il Movimento 5 Stelle. 

Invece di fornire chiarimenti e sciogliere qualsiasi dubbio in relazione alle perplessità sollevate dalla sottosegretaria Macina, Salvini e Bongiorno ne chiedono le dimissioni e anticipano querele. 

Normale tutto ciò? Per nulla... E a questo punto è indispensabile che Salvini chiarisca quanto detto in tv sul caso Ciro Grillo.