Questi gli ultimi risultati del folle decreto del folle governo post-fascista guidato dalla sprovveduta Giorgia Meloni.

La nave Humanity 1 si rifiuta di lasciare il porto di Catania. Il suo comandante, Gioacchino Ebeling, dice che avendo ancora a bordo 34 migranti,

"sarebbe contro le leggi andare via con loro, come mi ha spiegato il mio legale. I naufraghi sono rimasti a bordo in uno stato depressivo e di apatia e siamo profondamente preoccupati per il loro stato psicologico. È difficile spiegare loro cosa stia succedendo. È qualcosa che io stesso non riesco a capire perché è contro le leggi".

Adesso, anche la Geo Barents di Medici Senza Frontiere è attraccata al porto di Catania. Anche nei confronti dei naufraghi presenti su quella nave, è stata messo in atto una modalità di sbarco selettiva, così delle 572 persone a bordo ne sono scese circa un centinaio tra minori non accompagnati, donne e componenti di nuclei familiari.

Questa la nota pubblicata al riguardo da MSF:

"Dopo 11 giorni dal primo salvataggio, e otto richieste per l'assegnazione di un luogo sicuro presentate all'Italia, le autorità italiane hanno comunicato questa mattina che Catania è il porto assegnato per le operazioni di soccorso e di assistenza alle persone che versano in condizioni di emergenza e precarie condizioni di salute', ma non è stato invece assegnato come luogo sicuro dove far sbarcare tutti i sopravvissuti.Un'operazione di soccorso si può considerare terminata solamente una volta che tutti i sopravvissuti sono stati fatti sbarcare in un luogo sicuro. Lo sbarco selettivo e parziale, come quello proposto dalle autorità italiane, non è da considerarsi legale secondo le convenzioni di diritto marittimo. Secondo il diritto internazionale, una nave non è responsabile dell'accoglienza a bordo dei sopravvissuti laddove siano possibili soluzioni alternative. Inoltre, il governo responsabile dovrebbe prendere ogni misura necessaria per far sì che i sopravvissuti restino a bordo il minor tempo possibile, secondo quanto stabilito dalle Linee guida sul trattamento delle persone soccorse in mare".

Il neo deputato Aboubakar Soumahoro, da Catania, ha lanciato un appello a Sergio Mattarella  per garantire il rispetto della legge e della legalità costituzionale:

Successivamente, ha ricordato agli autori del decreto che ha inaugurato la stagione degli sbarchi selettivi - Matteo Salvini, Guido Crosetto e Matteo Piantedosi - che quanto da loro prodotto viola:

  • la Convenzione Unclos e altri trattati internazionali che obbligano a prestare soccorso e salvare vite umane in mare;
  • l'articolo 10, 11 e 117 della Costituzione che vincolano l'Italia all'ordinamento comunitario e agli obblighi internazionali;
  • l'articolo 33 della Convenzione di Ginevra, l'articolo 19 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e l'articolo 19 comma 1.1 del Testo Unico sull'immigrazione che sanciscono il principio di non respingimento.

Inoltre lo stesso decreto presenta alcuni vizi di incostituzionalità:

  • fa riferimento a norme già abrogate, come ad esempio la 1624 del 2016 abolita nel 2019;
  • non rispetta l'articolo 77 della nostra Costituzione perché in questa situazione non c'erano “casi straordinari di necessità e di urgenza” per legiferare. Questo decreto è stato adottato con lo scopo strumentale di usare la vita dei naufraghi e delle naufraghe come deterrente per il braccio di ferro con le cancellerie europee;
  • la sentenza numero 22 del 2012 della Corte Costituzionale sancisce che ogni decreto legge dev'essere “omogeneo”, altrimenti presenterebbe vizi di incostituzionalità non sanabili durante la sua conversione parlamentare. Se il decreto rientra in questo, presenterebbe profili che lo renderebbero incostituzionale;
  • infine, l'articolo 53 della Convenzione di Vienna dice che è nulla qualsiasi legge in contrasto con una norma imperativa di diritto internazionale. Quindi l'applicazione del decreto-legge del Governo Giorgia Meloni non sarebbe nemmeno vincolante.

"Davanti a queste palesi violazioni dei diritti umani, delle leggi internazionali e nazionali agiremo in ogni sede e con ogni strumento della democrazia per ristabilire la legalità e la giustizia", ha dichiarato Soumahoro. "Occorre ricordare al Governo Meloni che secondo la Cassazione, sezioni unite, il diritto all'asilo è un diritto soggettivo perfetto che sorge nel momento in cui si verifica la vulnerabilità".