E' uscito in questi giorni il nuovo saggio di Elena Pagani e Alessandro Meluzzi, prefazione di Mario Giordano, per i tipi Oligo Editore.
Il saggio è già un caso editoriale, e non poteva essere altrimenti.
"Ladri di facce. Il disegnatore anatomico tra testimoni, vittime, memorie e falsi ricordi" è un lavoro mirabile che tutti possono comprendere: la scrittura è precisa e non è mai arzigogolata, e non è affatto densa di tecnicismi.
Leggere questo saggio significa comprendere sul serio le difficoltà che s'incontrano nel rubare un volto, nel dare una identità a un delinquente.
Quello del Disegnatore Anatomico è un lavoro di grande responsabilità, che richiede capacità grafiche, grande intuito, e, non da ultimo, una notevole sensibilità umana.
Elena Pagani è riuscita a narrare perfettamente e nei particolari le tante difficoltà che incontra il Disegnatore Anatomico.
Par quasi superfluo sottolinearlo, ma il saggio ha la stessa scorrevolezza di un ottimo romanzo.