L’Oasi Regina degli Angeli fondata da Padre Carmine è un luogo di accoglienza, pace, carità e di vera amicizia, in cui la laboriosità è uno dei pilastri fondanti della vita familiare comunitaria. Uomini e donne sono dedite al servizio verso la comunità, vero l’ambiente e verso chi si trova in difficoltà.

Antonio, dottore in economia e commercio e apicoltore professionista, colonna portante della Fondazione dichiara: “a distanza di venti anni, prendo la penna per dare voce ad un'esperienza quotidiana vissuta su un colle dopo aver lasciato le mie comodità, mettendomi in gioco contro ogni sicurezza umana e materiale. Tutto questo nasce da una ricerca del Divino che è passata attraverso il cuore di un sacerdote, padre Carmine Zaccariello.

Immerso in questa opera, la Fondazione OASI Regina degli Angeli, dove la Pace e la natura fanno da cornice, insieme a padre Carmine Zaccariello, ho intrapreso questo cammino di fede che mi ha portato oltre al servizio dei fratelli più bisognosi, anche alla scoperta di un mondo a me sconosciuto, la vita delle api e della loro laboriosità. Dopo i primi tentativi di approccio con le api, da inesperto e timoroso, ho iniziato a cogliere un aspetto molto più interessante, grazie alle indicazioni ricevute da padre Carmine Zaccariello, circa l'organizzazione e l'importanza di un piccolo insetto, partendo dai riferimenti biblici sino a sperimentare sul campo, giorno dopo giorno, anno dopo anno, gli insegnamenti che Dio ci offre per mezzo della natura stessa.

Seguendo questo progetto di padre Carmine e con l'ausilio di amici apicoltori professionisti, tra cui Salvatore Landolfi e la moglie Brigida, la realtà dell'apicoltura all'Oasi è cresciuta nel tempo e ed intrapresa oggi da più persone, che insieme si adoperano per portare avanti, tra le tante difficoltà, quest'attività che dà i suoi frutti grazie soprattutto alla generosità di queste instancabili "api operaie". A noi è dato il compito di salvaguardarle e di diffondere il rispetto della natura e la conoscenza della bellezza e della bontà di Dio.”

Marco,
Ameglio di Marzano Appio (CE)