Cresce la tensione: 15 missili e 21 droni lanciati contro l'Ucraina, mentre si intensificano gli attacchi in territorio russo
Nella notte appena trascorsa, la Russia ha lanciato 15 missili da crociera e 21 droni kamikaze, gli iraniani Shahed, nel nuovo attacco contro il territorio ucraino. Secondo quanto riporta la difesa aerea di Kiev, tutti i missili e i droni sono stati abbattuti.
Nella prima fase dell'attacco, i russi hanno lanciato 21 droni Shahed da sud intorno alle 23, mentre 15 missili 101/Kh-555 sono stati lanciati alle 3 del mattino da bombardieri Tu-95 che provenivano da nord.
Sempre secondo l'esercito ucraino, questo è uno scenario che si ripete dagli inizi del mese di maggio: la Russia utilizza droni a basso costo e opportunamente sacrificabili per cercare di depotenziare la difesa aerea di Kiev, per poi renderla possibilmente inefficace contro i missili da crociera.
I detriti degli obiettivi abbattuti hanno però ferito almeno due persone, ed un bambino sarebbe poi deceduto a causa delle ferite riportate. Solo nel mese di maggio, la Russia ha portato oltre 20 attacchi con missili e droni contro la capitale Kiev.
Sul fronte opposto, si intensificano gli attacchi in territorio russo, soprattutto nelle regioni a nord del confine ucraino, facendo ricorso all'utilizzo di droni e artiglieria.
Il governatore della regione di Bryansk ha dichiarato che le forze ucraine hanno effettuato bombardamenti su due villaggi vicino al confine. Lo stesso ha detto il governatore della regione di Kursk, confinante con Bryansk, che ha segnalato danni a edifici a seguito di un attacco portato da droni.
Inoltre, anche nel rapporto del governatore della regione di Smolensk, a nord dell'oblast di Bryansk ma confinante con la Bielorussia, droni a lungo raggio hanno colpito durante la notte due città appartenenti al suo territorio. Infine il governatore della regione di Kaluga, confinante con quella di Mosca, ha riferito di un'esplosione avvenuta in una foresta.
Negli ultimi giorni, i russi hanno affermato che si sono intensificati gli attacchi provenienti dal nord dell'Ucraina, attacchi di cui Kiev nega il coinvolgimento delle proprie forze armate, attribuendone la responsabilità a combattenti volontari russi.
Il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, questo venerdì ha riferito che durante la notte è stato segnalato almeno un bombardamento nel distretto di Shebekino, che ha portato all'evacuazione di oltre 2.500 persone.
Sono forse azioni di disturbo per allentare le difese russe nei territori ucraini finora conquistati, in vista della preannunciata controffensiva che tutti si aspettano inizi a breve nell'Ucraina meridionale, finalizzata ad interrompere le vie di comunicazio e i rifornimenti via terra con la Crimea occupata? Lo scopriremo forse nelle prossime settimane.