Nella riunione del Consiglio Federale di lunedì il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha istituito un tavolo tecnico con Lega Serie A, Lega B, Lega Pro, AIC e AIAC per discutere della crisi economica dei club professionistici.
La finalità è quella di "approfondire le soluzioni più urgenti e favorire le condizioni ideali affinché il sistema torni in sicurezza".
Prima decisione "concreta", l'approvazione, con voto unanime, di posticipare la verifica per i club di A del pagamento degli emolumenti di marzo nel mese di giugno, comunque necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato.
Inoltre, Gravina ha proposto che venga approvata nuova norma che imponga il blocco della campagna trasferimenti per le società di Serie A e di Serie B che superino il costo complessivo del monte ingaggi determinato dai contratti pluriennali in essere per la stagione sportiva 2021/2022, senza prestare idonee garanzie per l’eccedenza. Approvata in linea di principio, la nuova norma sarà discussa e ufficializzata nella prossima riunione del 21 maggio, dove saranno presenti anche i rappresentati dei club.
"E’ una norma importante sotto il profilo del contenimento dei costi", ha dichiarato Gravina. "C'è un'idea e un progetto al quale ho lavorato e che sottoporrò a tutte le componenti, se questo si verificherà, già a partire dalla stagione 2023/24 avremo una Serie A a 18 squadre. Mi interessa una riforma del sistema calcio italiano, molto più ampia della Serie A. Il campionato a 18 squadre sta diventando un tema comune anche per altre federazioni, così come i play off e play out. Significa che siamo stati precursori dei tempi. Già da venerdì potrebbe essere il primo passo per discutere di questa riforma".
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