Sappiamo tutti che le varie amministrazioni finora non sono riuscite a progettare i 235 miliardi di euro del PNRR - e all'Italia adesso serve, "a partire dall'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, di mettersi alla stanga". (Presidente Mattarella)

Detto fatto, il Consiglio dei ministri approva il Codice Salvini degli appalti pubblici per "cantieri veloci, più autonomia, meno burocrazia per sindaci e aziende".

Le nuove regole sono in sintesi:

  1. affidamento diretto obbligatorio per appalti sotto i 150 mila euro
  2. affidamento diretto locale per appalti fino a 500mila euro
  3. procedura ad invito per gli appalti fino a  5,38 milioni di euro
  4. rotazione delle imprese
  5. subappalti a cascata
  6. affidamento a un solo soggetto sia della progettazione che dell’esecuzione di un’opera
  7. clausole obbligatorie di revisione dei prezzi a favore dell'impresa.

Inoltre, il Codice degli appalti approvato dal Consiglio dei Ministri prevede anche che 

  • la pubblicità degli atti viene riportata all'accesso civico digitale
  • niente colpa grave per i funzionari se rispettano la burocrazia
  • illecito professionale solo a seguito di condanna penale
  • clausole ad hoc per utilities e concessionari.

Infine, in caso di diniego per imperfezioni procedurali, le PA saranno tenute  ad indicare le modifiche necessarie (cd. prescrizioni), ai fini del rilascio di un altro e successivo eventuale atto di assenso.

Massima semplificazione e discrezionalità per chi conduce un appalto, insomma.

Ma a differenza delle altre legislature in cui questo è accaduto, questa volta come andrà a finire lo sapremo "subito": già nella primavera 2024.

Innanzitutto perché tra le PA che procederanno ad appalti integrati con affidamento diretto obbligatorio entro i 150mila euro ci sono ... le istituzioni scolastiche statali, che hanno un sistema di collaudo, rendicontazione, riscontro e contenzioso già oggi molto più "rapido" di quello degli Enti locali o territoriali e che da domani non avranno più ragioni per non spendere quel che hanno in cassa. 

E, se le scuole statali potrebbero rivelarsi un fiore all'occhiello come una cartina al tornasole, in primavera 2024 arriveranno anche i rating della 'solvibilità' del Sistema Italia , cioè sarà chiaro se Regioni, Comuni ed Enti Territoriali ancora tarderanno a 'mettersi alla stanga' anche con tutte le semplificazioni del Codice Salvini.

Come anche -  entro un anno o poco più - sarà chiaro quale sarà la tipologia dei servizi, delle opere e delle imprese che gli appalti staranno alimentando, cosa al momento incerta mancando i progetti esecutivi regionali e comunali per il Pnrr e la pianificazione che serve a coordinarli.

E, naturalmente, alla nostra magistratura servirà un anno (o forse meno) per avere i primi riscontri su come le organizzazioni mafiose si saranno adattate alla semplificazione.