La diffusione del coronavirus in Cina ha causato la paralisi di molte attività produttive nel paese del dragone. A farne le spese è stata la domanda di petrolio, che è scivolata dell'1% a livello mondiale.

Anche se la quotazione del brent oggi è in leggera risalita, osciullando intorno ai 54 dollari al barile, mentre il greggio Usa oscilla sui 50, la situazione non sembra possa migliorare a breve.

Infatti, i numeri dell'epidemia da coronavirus continuano a salire e se anche le fabbriche cinesi dovessero riprendere la produzione a pieno regime, c'è da mettere in conto i danni che, a cascata, le misure per il contenimento del virus potranno generare e che, gioco forza, finiranno comunque per incidere sulla domanda di energia e, quindi, anche di petrolio.

Per la valutazione del greggio andrà ancor peggio se l’OPEC non dovesse riuscire a raggiungere un accordo su misure per sostenerne il prezzo.