È ancora in crescita ad agosto il dato congiunturale del commercio estero, con le importazioni che registrano un +5,1%, mentre le esportazioni si fermano al +3,3%, con un incremento delle vendite del +5,3% verso i mercati Ue e del +1,2% verso l'area extra Ue.


Nel trimestre, periodo giugno-agosto 2020,rispetto al precedente le esportazioni registrano un aumento del +26,2%, grazie alle vendite di beni strumentali verso i mercati Ue ed extra Ue, mentre le importazioni crescono, nello stesso periodo, del +18,7%.


Rispetto ad agosto 2019 l'export segna un calo tendenziale del -7% (dal -7,3% di luglio), più marcato verso l'area extra Ue (-9,9%) rispetto a quella Ue (-3,8%), mentre l'import registra una contrazione del -12,6% (a luglio era  del -14,2% ), determinata dal calo degli acquisti sia dall'area extra Ue (-16,6%) che dall'area Ue (-9,1%).

Tra i settori che contribuiscono maggiormente al calo tendenziale dell'export si segnalano prodotti petroliferi raffinati (-51,0%), macchinari e apparecchi n.c.a. (-9,0%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-12,6%) e sostanze e prodotti chimici (-8,7%). In aumento su base annua le esportazioni di autoveicoli (+7,9%), minerali non metalliferi (+5,2%) e mobili (+4,6%).

Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura maggiore alla flessione dell'export sono Stati Uniti (-11,5%), paesi OPEC (-26,6%), Russia (-20,0%), paesi MERCOSUR (-25,5%) e Spagna (-8,4%). Aumentano le vendite verso Regno Unito (+7,9%), Belgio (+8,4%), Francia (+1,7%), Cina (+4,7%), Polonia (+1,9%) e Paesi Bassi (+1,2%).


Ad agosto 2020 si stima che il saldo commerciale aumenti di 1.330 milioni di euro (da +2.598 milioni ad agosto 2019 a +3.928 milioni ad agosto 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +5.521 milioni di euro (era +5.654 milioni ad agosto 2019).

Nel mese di agosto 2020 si stima che i prezzi all'importazione rimangano invariati rispetto a luglio 2020 e diminuiscano del 5,8% su base annua.