Secondo quanto emerso durante il recente forum alluminio Russia - Italia,  svoltosi online il 24 e il 25 Giugno, la Russia rappresenta il primo fornitore di alluminio grezzo primario per l'Italia, con l'apporto di un quarto del fabbisogno industriale totale alle aziende del Paese.

Si tratta di un aumento di quasi 3 volte negli ultimi 10 anni e che è destinato a crescere ancora, soprattutto adesso che la Russia sta decarbonizzando la sua produzione di alluminio.

“I rapporti commerciali con la Russia per l’Europa e in particolare per l’Italia, storicamente deficitari di alluminio grezzo sono strategici e lo diventeranno sempre di più nei prossimi anni dato che la Russia si sta impegnando a produrre alluminio carbon free, con l’obiettivo di raggiungere il NET 0 entro il 2050, e l’Europa ha messo in piedi il Green New Deal, un programma ambizioso che va nella stessa direzione” ha detto Mario Conserva, presidente di Metef.

Il nostro paese è molto attivo, soprattutto nella zona di Brescia nel settore dell’umminio, ed è al secondo posto in Europa dopo la Germania, con circa 1000 aziende e 13 miliardi di euro di fatturato. Durante il forum è emerso come l'utilizzo di questo materiale stia aumentando costantemente, in particolar modo in alcuni settori specifici, primo fra tutti quello dell’automotive, che dopo la crisi del covid, nei primi mesi del 2021 sta registrando una crescita costante.

L'alluminio, infatti, è il materiale perfetto per il settore automotive e i numeri lo dimostrano. La quantità di questo metallo impiegata per costruire le automobili, infatti, è costantemente aumentata negli ultimi 30 anni e crescerà ancora in futuro: nei prossimi 5 anni, infatti, l’alluminio aumenterà di 20 kg passando a una media per veicolo da 180kg a 200kg.

Della strategicità di questo elemento nel settore auto si è parlato al Forum Alluminio Italia Russia, evento online organizzato da Metef (la fiera dedicata all'alluminio) e dall'Associazione Alluminio Russa, che ha visto la partecipazione di imprenditori, associazioni e tecnici per discutere del materiale green per eccellenza, l’alluminio, e dei suoi infiniti usi.

“Nel settore dell’automotive, l’alluminio ha rappresentato e rappresenta senz'altro il materiale del futuro - ha detto Riccardo Ferrario del Gruppo Idra, azienda bresciana leader nella costruzione di macchine di pressocolata, sempre più utilizzate per getti in leghe leggere di grosse dimensioni, strutturali e complessi per il settore, che negli anni ha lavorato con le case automobilistiche più importanti, come Fiat, Chrysler e il gruppo VolksWagen”.In Italia, secondo le stime più recenti, oltre il 40% di tutto l’alluminio impiegato (1,85 milioni di tonnellate nel 2020), è destinato al settore automotive. La sua crescita nell’ambito automotive - continua Ferrario - è legata a ragioni di leggerezza, resistenza strutturale, durabilità; inoltre, questo metallo leggero è un campione di sostenibilità: l'alluminio è il materiale giusto per ridurre l'impronta di carbonio e per tutte le autovetture full electric”.

Non solo sostenibilità, però. L’alluminio continuerà ad essere sempre più utilizzato nei motori a scoppio, sia a benzina che diesel, e negli ibridi, per una corsa all’ulteriore alleggerimento dei veicoli, punto fondamentale per riuscire a rispettare i nuovi più severi limiti di emissione di anidride carbonica in atmosfera. E poi c'è la questione del risparmio. Tra le varie tecnologie di trasformazione dell’alluminio, sarà vincente quella della pressocolata in quanto oggi è già possibile realizzare getti di dimensioni inimmaginabili solo qualche anno fa, consentendo ai costruttori d’auto importanti riduzioni di investimento e semplificazioni delle linee di assemblaggio del telaio, con risparmio di costo ma anche di energia complessiva del ciclo produttivo.

“Anche noi in questi ultimi anni abbiamo potuto constatare attraverso nostri clienti, come il Gruppo Hydro, il Gruppo Constellium ed altri importanti players nel mercato globale degli estrusi di alluminio, che la domanda di fornitura per il settore automotive è in continua crescita.” dice Luca Lorini direttore commerciale di Turla Extrusion Plants RfK (Texp-Rfk), a Paderno Franciacorta, fondata nel 1967 e specializzata  nella fornitura di impianti chiavi in mano per l’estrusione dell’alluminio.Senza contare che le sue caratteristiche meccaniche e fisiche lo rendono perfetto per essere al 100% riciclabile, contribuendo quindi a diminuire e salvaguardare l’impatto industriale con l’ambiente, e con la conseguente possibilità di essere completamente riutilizzato per nuove produzioni”. Conclude Lorini.