Sanità in Italia: aumenta la spesa trainata dal privato e dai farmaci
Nel 2023, la spesa sanitaria italiana ha raggiunto quasi 176 miliardi di euro, registrando un incremento complessivo che riflette sia la crescita della spesa pubblica sia quella privata. Tuttavia, è il settore privato a segnare l'aumento più rilevante, con una spesa out of pocket (a carico diretto dei cittadini) cresciuta del 7% rispetto all'anno precedente, per un totale di 43 miliardi di euro, contro i 132,9 miliardi della spesa pubblica (+2% rispetto al 2022).
Questi dati emergono dall'ultimo rapporto della Ragioneria Generale dello Stato sulla spesa sanitaria, che evidenzia anche sfide crescenti per la sostenibilità del sistema.
I numeri della spesa pubblica
La spesa sanitaria pubblica, in costante aumento nell'ultimo decennio, ha visto un'accelerazione significativa nel periodo 2020-2021, legata all'emergenza Covid-19. Nel 2023, il trend di crescita si è stabilizzato su tassi più moderati, con incrementi concentrati su alcune voci:
- Reddito da lavoro dipendente: +1,8%.
- Spesa farmaceutica diretta: +13,9%.
- Consumi intermedi (beni e servizi necessari per l'erogazione dei servizi sanitari): +2,2%.
- Farmaceutica convenzionata (farmaci erogati tramite ricetta): lieve crescita dello 0,2%.
- Acquisti di prestazioni dal privato: +2,1%.
Al contrario, si registra un calo nella spesa per l'assistenza nella medicina convenzionata (-3%), a conferma di una riorganizzazione del settore sanitario territoriale.
Regioni in difficoltà
Nonostante l'aumento delle risorse, i bilanci regionali della sanità restano in sofferenza, con un disavanzo complessivo (ante coperture) di 1,85 miliardi di euro nel 2023. Tra le regioni, solo Calabria e Umbria hanno registrato una riduzione della spesa sanitaria complessiva (-4,3% e -0,6% rispettivamente).
Secondo il rapporto, persistono ampi margini di efficientamento e razionalizzazione per migliorare il rapporto costi-benefici del sistema sanitario e affrontare le sfide legate all'invecchiamento della popolazione.
Spesa privata e compartecipazione: trend in aumento
La componente privata della spesa sanitaria sta crescendo a un ritmo superiore rispetto a quella pubblica. La compartecipazione sanitaria, che include farmaci e prestazioni specialistiche ambulatoriali, ha raggiunto nel 2023 i 3,2 miliardi di euro, con un incremento di 100 milioni rispetto al 2022.
Il trend è particolarmente evidente per la spesa specialistica ambulatoriale, che ha mostrato un andamento crescente anche nei primi dieci mesi del 2024, passando da 1,44 a 1,55 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2023.
Le cause dell'aumento della spesa
L'aumento della spesa sanitaria, pur attenuandosi rispetto ai picchi del periodo pandemico, è influenzato da:
- Crescita dei costi farmaceutici.
- Aumento dei prezzi energetici, che ha inciso sui costi operativi delle strutture sanitarie.
- Cambiamenti demografici, con una popolazione sempre più anziana che richiede maggiori cure e assistenza.
L'aumento della spesa sanitaria riflette la necessità di rispondere a una domanda crescente di servizi, ma pone anche interrogativi sulla sostenibilità del sistema.
La Ragioneria Generale dello Stato sottolinea l'importanza di un costante monitoraggio dei costi e della qualità delle prestazioni, affermando che esistono margini di miglioramento per garantire la sostenibilità e l'universalità del SSN.
Sarà cruciale, nei prossimi anni, bilanciare l'esigenza di incrementare l'efficienza con quella di assicurare un accesso equo e universale ai servizi sanitari, soprattutto in un contesto di crescenti disuguaglianze tra pubblico e privato.