La miniserie Tv "Tre storie straordinarie", diretta da Davide Campagna, è uscita su Chili TV!

Ecco il significato delle singole puntate.

ATTENZIONE SPOILER! Se ancora non hai visto la mini serie puoi guardarla gratuitamente su Chilitv, prima di proseguire con la lettura. 

La serie è stata prodotta da Ella Pugliese per Naturalmente Crescendo. 

La miniserie Tv "Tre storie straordinarie" è approdata gratuitamente l'8 Marzo, giornata della donna, sulla famosa piattaforma.
È la data non è del tutto casuale. "Tre storie straordinarie" è una raccolta di tre corti apparentemente scollegati tra loro, che hanno in comune la denuncia implicita, tra le altre, della visione maschilista della donna, e cercano di aprire gli occhi su temi di attualità. Una serie dove bisogna stare attaccati allo schermo per riuscire a comprenderne il significato a pieno, al di là di quello che vediamo. 

Ecco quindi il significato per ogni puntata. [!!! ATTENZIONE SPOILER !!!]


PRIMA PUNTATA 
Nella prima puntata, "I condannati", quindici ragazzi sono seduti in cerchio su una sedia elettrica. In mano hanno un tastierino, sopra la testa un codice. Ognuno è lì per un crimine più o meno grave. Tra questi quello dello stupro. Ogni condannato ha due minuti di tempo per digitare il codice del condannato che vorrebbe far fuori. Il condannato che riceve più voti viene giustiziato. E così via fino a che non ne rimane uno, che si salverà. E così parte la diatriba su quale dei crimini sia il più "cruento". Lo spaccio, ad esempio, può avere più vittime di quanti ne faccia un assassino che uccida una sola persona. O se il criterio di scelta diventa il maggior numero di morti, perde importanza il fatto che una delle condannate sia stata ritenuta responsabile burocraticamente di un ponte crollato, seppur le mancavano delle autorizzazioni e di conseguenza i soldi per la ristrutturazione. La scelta già solo del criterio di scelta è ardua di per sé, e i condannati si mangiano tra di loro come avvoltoi. Chi si salva? Si salva il subdolo, il manipolatore, lo stupratore. Perché la vita è così, non è come ci aspettiamo che sia e al contrario di tutta la costruzione del film, il crimine forse più grave non è quello che viene condannato per primo, ma addirittura quello che si salva. Ma non disperate: il karma, forse impersonato dal misterioso aguzzino, ne avrà anche per lui.


SECONDA PUNTATA 
Nella seconda puntata, intitolata "Al di là degli occhi", undici ragazzi rimangono rinchiusi in una villa da un violento temporale e assistono all'omicidio di una di loro, una ragazza cieca. Gli invitati, che non possono allontanarsi dalla villa, capiscono che l'assassino deve essere per forza uno di loro dieci. I particolari per comprendere il significato di questa puntata sono tanti e piccoli, sparsi qua e là. Da notare, ad esempio, il neo sulla guancia della ragazza, il singhiozzo e tanti altri particolari che ogni invitato ha in comune con la ragazza cieca. Non è infatti un semplice giallo e la risposta è Al di là degli occhi. Col passare delle ore un'altra ragazza viene uccisa, e le vengono cavati gli occhi. La ragazza in questione è Livia, ragazza avvezza all'alcolismo. Ma ogni personaggio in fine ha il nome associato a una caratteristica: Giacomo è il pigro, Fiamma è l'irascibile, Leonardo è il coraggioso. E così via. La ragazza cieca in realtà è artefice di tutto. Un brutto incidente in stato di ubriachezza le ha fatto perdere la vista. Un trauma che le ha fatto sviluppare dieci personalità, con dieci caratteristiche diverse. E così lei, voleva uccidere quella parte di sé avvezza all'alcol, quella parte di sé che ha preso la personalità di Livia. 


TERZA PUNTATA 
"Il regno di sabbia" è la terza ed ultima puntata di queste storie straordinarie e che vede un cast completamente al femminile. La denuncia al maschilismo, alla chiusura mentale e l'apertura a una nuova visione del mondo incombe dietro ogni battuta. Nella puntata nove ragazze, mezze appisolate intorno a un lettone in una stanza, in un mood anni settanta, si narrano una storia di vero amore. La storia in questione è quella tra due ragazze in ospedale, una, Noah, attratta dalle ragazze, l'altra, Rocio, che si è appena lasciata con un ragazzo. Noah è in osservazione per una malattia al cuore, non può provare emozioni troppo forti. Rocio aveva inconsciamente tentato il suicidio in motorino. E il gesso, le fasciature e il collare la costringono a poter guardare fisso verso il soffitto, rischiando di morire di solitudine e di noia. Ma Noah, per tenerla viva, le racconta giorno e notte tutto quello che vede dalla finestra. Noah diventa gli occhi stessi di Rocio, e tramite i suoi racconti le fa guardare fuori dalla finestra. E quello che succede fuori dalla finestra è bellissimo: alcune bambine giocano nel cortile e sono così pure e innocenti che riempiono il cuore di Noah di speranza. Giocano alle principesse che non hanno bisogno di principi, giocano sposarsi anche se sono donne, anche senza prete. Sono totalmente innocenti nella loro curiosità e si chiedono giustamente perché il mondo non sia così semplice quanto potrebbe e dovrebbe essere. Ben presto Noah e Rocio si rendono conto che l'amore va oltre alcune etichette, non siamo in un contenitore che definisce ciò da cui vieni attratto, ma semplicemente veniamo attratti dal sentimento. E spesso, come ci insegna questa storia, ce ne accorgiamo troppo tardi. Quando Rocio si accorge dell'amore che prova per Noah, non ha più il tempo di dirglielo perché Noah ha provato un sentimento troppo forte, abbandonando questo mondo per sempre. "Come in un regno fatto di sabbia le cose belle possono sfuggirci appena soffia il vento"- si raccontano le ragazze. Quando l'infermiere libera Rocio dalle fasciature, lei, che si può poi muovere liberamente, si accorge che nella stanza non vi è alcuna finestra. Noah si era inventata tutto e l'aveva tenuta in vita con l'amore e la fantasia.