Gioco di specchi
Quando guardiamo la nostra immagine riflessa su di uno specchio siamo coscienti che è solo un’illusione perché la realtà è di fronte allo specchio, la cosa strana è che se non ci fosse lo specchio o un oggetto riflettente non potremmo conoscere la nostra fisionomia. Ma lo specchio rimanderà sempre un’illusione priva di vita propria: non vede, non sente, non parla, non prova alcun sentimento, ne può muoversi perché priva di volontà propria.
Ci è sempre stato ipocritamente servito un falso modello del fenomeno devastante di appropriazione indebita delle cariche istituzionali travestendolo da “logge massoniche deviate” o settori “deviati” delle istituzioni al fine di inculcare nei cittadini la falsa percezione che tali strutture siano estranee ed in contrapposizione allo Stato quando invece è il “mostro” a mille ramificazioni che è stato inoculato nel suo interno e con il tempo si è andato sviluppando utilizzando indisturbatamente i suoi organi vitali per agire tramite i suoi “affiliati” in tutti i settori: economico, politico, sociale, culturale, legislativo, giudiziario, militare e non certo per favorire la democrazia, il libero pensiero, la libertà di determinare la propria storia personale nel rispetto delle regole, lo sviluppo armonico culturale ed economico per un benessere equamente diffuso, promuovere una società civile dinamica e partecipativa nella costruzione di un Paese sano, pacifico e creativo.
La loggia P2, dopo il primo clamore, fu liquidata dalla Procura di Roma come un innocuo fenomeno associativo successivamente, dalle varie inchieste ed indagini giudiziarie, emergeva come parte attiva nelle stragi e nell’organizzazione dei tentativi di golpe militari dagli anni 60 in poi. La Commissione d’inchiesta parlamentare l’ha definita uno “Stato illegittimo e parallelo” nello Stato legittimo che agiva ad altissimo livello ed era pericolosamente destabilizzante per la democrazia, i diritti costituzionali e la libertà dei cittadini. Nessuno degli affiliati presenti nelle liste ritrovate nella residenza di Gelli subirono alcuna conseguenza e il cancro continuò a progredire indisturbatamente.
Questa organizzazione eversiva che, al di là delle sigle identificative, rimane tutt’ora operativa, ha soltanto cambiato i metodi adeguandosi alle circostanze, manipolando il sistema bancario; destabilizzando l’economica nazionale attraverso la corruzione e l'aumento sconsiderato del debito pubblico, depauperando il patrimonio realizzato negli anni 50/60 liquidandolo a prezzi stracciati al club ristretto degli amici del nord o lasciandolo sfruttare e andare in decadimento senza che i responsabili debbano rendere conto ad alcuno. Tale “politica” ha prodotto disuguaglianze, una falsa cultura e ha spinto il Paese verso un irreversibile processo di decadenza arricchendo i pochi ed impoverendo i molti: c’è da domandarsi in nome e per conto di chi questo sistema continua ad operare a danno di un intero Paese? Allora agiva con la scusa di combattere il comunismo, oggi seminando paura e insicurezza sta organizzando la lotta tra poveri facendo emanare leggi ingiuste ad un Parlamento complice che permette loro di ricattare e sfruttare i lavoratori legalmente: le normative che regolano il rapporto coordinato e il regime di Partita IVA sono due espedienti per scaricare imposte e oneri contributivi su falsi liberi professionisti e collaboratori che di fatto sono dipendenti in affitto di cui possono liberarsi senza preavviso appropriandosi inoltre delle risorse prodotte dal loro duro lavoro.
Il sistema, soprattutto economico/imprenditoriale si regge su quattro micidiali pilastri: sussidi pubblici, evasione fiscale, corruzione e continui sgravi fiscali che determinano un aumento del debito pubblico e la graduale regressione delle condizioni di vita delle fasce più deboli che vengono sacrificate per aumentare i loro profitti. Di fatto offrono alle giovani generazioni sfruttamento e l’impossibilità di evolversi nel campo lavorativo e professionale.
Il governo dei migliori sta riportando l’Italia indietro di 60 anni basta attendere l’ultima brutta sorpresa: la pubblicazione dei progetti da realizzare con il Recovery Fund e poi per la “Next Generation” ci sarà solo la fuga all’estero. Progetti costosissimi e privi di effettivi benefici per la collettività, investimenti faraonici “vuoto a perdere” che sarà difficile completare nei termini previsti per usufruire dei fondi europei per cui saranno i cittadini italiani a pagarli di tasca propria a tassi correnti altro che ripresa e riprogrammazione economico-ambientale dell'Italia! Questo governo è l’interfaccia di un’imprenditoria parassita che aggiungerà altra devastazione ad un territorio già sfigurato e avvelenato impoverendoci sempre più.
Si sta concludendo scandalosamente la vicenda di Autostrade per l’Italia, con la farsa messa in piedi da Florentino Pérez amico dei Benetton che ha fatto un’offerta “civetta” di 8 miliardi facendola recapitare ai destinatari dal Financial Times per un controvalore effettivo di 3, la parte pubblica ha offerto 9,4 miliardi, esattamente la cifra che i Benetton volevano per uscire ancora una volta con le tasche piene: il socio spagnolo ha fatto un favore a sé stesso e soprattutto ai Benetton ma non ai cittadini italiani che sono rimasti con il cerino in mano: dovranno pagare un plusvalore di 6,4 miliardi e accollarsi la maggior parte dei danni provocati dai “magliari” di Treviso alle infrastrutture e alle persone. Alla firma di tale sfregio si dovrebbe indire una giornata di lutto nazionale perché un’altra istanza di giustizia è stata tradita e gli oneri sono stati scaricati sulle spalle delle nuove generazioni come dote offerta generosamente da questi parassiti. Dimenticavo otterranno anche i “ristori” per il mancato guadagno a causa della pandemia: quando si dice "essere senza fondo"! Eppure ci sono individui peggiori: coloro che rappresentando gli interessi dei cittadini si prestano a queste tragiche sceneggiate.
E’ la stessa mentalità parassita e piena di odio che ha commissionato la strage di Portella della Ginestra; i tentati golpe di de Lorenzo e Borghese; la morte di Enrico Mattei e di Adriano Olivetti, la strage di piazza Fontana, di Piazza della Loggia, il delitto Moro, l’eliminazione di magistrati come Occorsio e Alessandrini e altri, il giornalista Pecorelli, la stazione di Bologna, l’Italicus, Feltrinelli, i giudici Terranova, Rocco Chinnici, Costa, Falcone, Borsellino, giornalisti e imprenditori onesti, la parte buona delle Forze dell’Ordine falcidiati senza pietà e ai quali nessuno si sente in dovere di onorarli se non con vuote parole e ipocrite cerimonie commemorative.
Questo è un paese che ha sempre ucciso i suoi figli migliori!