Giovedì scorso, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, al Senato, ha risposto a quattro interrogazioni parlamentari, tra cui quella sul costo del trasferimento dei 16 migranti irregolari nei "centri per il rimpatrio in Albania".
L'interrogante, Enrico Borghi di Italia Viva, ha chiesto al ministro quanto sia costato il trasporto dei 16 migranti da parte della nave Libra:"Secondo alcune stime indipendenti, il costo del trasferimento in Albania per singolo migrante e per singola tratta è pari a 20.000 euro. Di conseguenza, l'onere sostenuto dall'Italia per i soli trasferimenti di andata e ritorno di quei 16 migranti sarebbe pari a 640.000 euro, senza contare il personale e i mezzi delle Forze dell'ordine impegnati in tali operazioni.Alla luce di ciò, e quindi dovendo valutare l'economicità, l'efficienza e l'impatto economico, siamo a chiederle, anche alla luce del piano strutturale di bilancio e dei tagli che state realizzando sul Dicastero da lei retto, esattamente in quale punto del mare sono stati soccorsi quei 16 migranti; a quale distanza dalla più prossima costa italiana sono stati raccolti e in quali condizioni. Sulla base di questo, le chiediamo di esprimere alcune valutazioni in ordine a in ordine all'efficacia delle questioni che si sonorealizzate".
Questo è ciò che ha risposto Piantedosi in relazione a quanto sia costato il trasferimento dei migranti: "... Il costo reale dell'impegno della nave Libra si è rivelato di 8.400 euro complessivi, al netto delle spese di ordinario esercizio quotidiano della nave; un costo giornaliero ampiamente inferiore a quello che veniva sostenuto in epoca di grande celebrazione di operazioni come Mare Nostrum, che richiedevano oneri per 300.000 euro al giorno".
Intanto, cosa abbia a che vedere il parallelismo con l'operazione Mare Nostrum, che mirava a soccorrere e salvare i migranti, con quella dell'Albania, che invece è pensata solo per "deportare" i migranti in un Paese extra Ue, nessuno lo ha capito e Piantedosi si è guardato bene dallo spiegarlo.
Quel che è peggio, però, sono gli 8.400 euro complessivi da lui calcolati e, anche in questo caso, non spiegati... anche in relazione "al netto delle spese di ordinario esercizio quotidiano della nave".
Che cosa si è premurato di NON dire Piantedosi? Questo...
La Libra è un pattugliatore OPV classe "Cassiopea", una nave di 1.500 tonnellate lunga circa 80 metri, alimentata da 2 motori diesel GMT-BL 230.16 da 2900 kw, che le consentono di navigare ad una velocità di crociera di 17 nodi.
Il consumo di carburante di una nave di 80 metri può variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui il tipo di motori, la velocità di navigazione, il dislocamento, e la missione. Tuttavia, possiamo fare una stima generale basandoci su informazioni tipiche di navi di questa dimensione.
Consumo medio
Una nave militare di circa 80 metri potrebbe consumare tra i 500 e i 1500 litri di carburante per ora a velocità di crociera moderata (circa 12-15 nodi). Questo dipende anche dall’efficienza dei motori e dalla tipologia di carburante (spesso diesel marino o, per alcune, carburante JP-5 per scopi militari).
Velocità e consumo
A velocità più elevate, il consumo può aumentare drasticamente. Ad esempio, un aumento della velocità a 20 nodi potrebbe quasi raddoppiare il consumo orario rispetto alla velocità di crociera, arrivando a circa 1000-3000 litri per ora.
Condizioni di navigazione
Mare agitato o condizioni atmosferiche sfavorevoli possono anch'esse aumentare il consumo, richiedendo più potenza per mantenere la velocità desiderata.
Efficienza e modernità
Navi moderne sono spesso progettate con sistemi di propulsione ibridi o ottimizzati per ridurre il consumo di carburante rispetto ai modelli più vecchi, specialmente durante operazioni di pattugliamento o a basse velocità.
Quindi, in condizioni standard e a una velocità di crociera, un consumo ragionevole potrebbe essere pari a circa 800-1.200 litri l'ora.
Oggi, il prezzo del carburante per navi, specialmente quello a basso tenore di zolfo (VLSFO), si aggira intorno a 750-800 dollari per tonnellata, con variazioni a seconda del porto e delle fluttuazioni del mercato globale del greggio. I costi sono particolarmente elevati per via delle tensioni geopolitiche e della riduzione dell'offerta da parte dei paesi produttori, che continuano a mantenere alta la quotazione del petrolio.
La conversione da litri a tonnellate per il carburante marino dipende dalla densità del carburante, che può variare a seconda del tipo. Ad esempio, per il gasolio marino (MGO) o il carburante a basso tenore di zolfo (VLSFO), la densità si aggira in media tra 0,85 e 0,89 kg/litro.
Usando una densità media di 0,86 kg/litro, 1.000 litri di carburante marino equivalgono approssimativamente a 0,85 - 0,89 tonnellate.
E allora quale potrà essere il costo di una traversata di due giorni, il tempo che la Libra ha impiegato per andare da Lampedusa in Albania?
Supponendo un consumo medio di 1.000 litri per 750 dollari abbiamo un costo di 36.000 dollari che corrisponde a poco più di 33.000 euro che diventano 66.000 considerando il viaggio di ritorno.
In base a tali calcoli, facilmente verificabili, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, nella sua dichiarazione al Senato, oltre a non aver risposto all'interrogante, ci sono pure tutti i presupposti per credere pure che possa aver mentito
Tutto ciò è normale?