In un'interessantissima conferenza sulla Sanità Militare nella Prima Guerra Mondiale, che si è svolta nella Sala Pistelli del Palazzo Medici Riccardi di Firenze, è stata discussa la figura di Angelo Vannini, soldato portaferiti toscano, Medaglia d'Oro al Volore Militare.

Hanno partecipato alla conferenza, organizzata dalla sezione di Firenze dell'Associazione Nazionale Sanità Militare, presieduta dal Generale Medico Donato Salvucci, numerose personalità militari e civili.

Dopo i saluti del Generale Donato Salvucci, del Generale Gianfranco Rossi dell'Istituto Geografico Militare, del Vice-Sindaco di Casole d'Elsa (SI) e del Prefetto di Firenze, la conferenza è proseguita con interventi del Colonnello Massimo Spagli, che ha illustrato i compiti della sanità militare nella prima guerra mondiale, le funzioni degli ufficiali medici, i posti di medicazione, i portaferiti, le ambulanze chirurgiche e radiologiche e gli ospedali da campo.

Subito dopo ha preso la parola il Maresciallo Borzacchiello, che ha illustrato la funzione dei portaferiti di allora e di oggi ed ha fatto un breve excursus sull'associazione della Sanità Militare. Infine ha preso la parola il Tenente della Coce Rossa, Carlo Gagliardi, che ha commentato la figura di Angelo Vannini, (primo di quattordici figli di una famiglia di agricoltori di Casole d'Elsa in provincia di Siena), Medaglia d'Oro al Valor Militare, portando i saluti della sorella ultranovantenne e di tutta la famiglia, spiegando i fatti, per cui è stato insignito della decorazione.

Angelo Vannini morì in combattimento a Plava il 21 luglio 1915, mentre salvava un commilitone. Ha fatto presente che di Angelo Vannini non ci sono foto; di lui non si conosce il luogo dove è sepolto, forse le sue spoglie mortali sono state collocate nel Sacrario Militare di Oslavia come ignoto.

Da ricordare infine che ad Angelo Vannini era stato intitolato l'ex Ospedale Militare di via San Gallo di Firenze.

Cesare Monteleone