Sul finire dell'agosto di un anno fa, in Wisconsin la città di Kenosha, 100mila abitanti sulla sponda sud-occidentale del Lago Michigan, fu protagonista di manifestazioni,  anche violente, iniziate per il ferimento di un uomo di colore da parte di un agente della polizia locale. Il 29enne Jacob Blake, la vittima, fu colpito alla schiena con 8 colpi di arma da fuoco sparati a bruciapelo.

Durante queste manifestazioni, dei vigilantes, civili armati di tutto punto persino con armi da guerra, si schierarono a protezione di edifici e strutture private per evitare che venissero danneggiate.

La sera del 26 agosto un gruppo di vigilantes, armato fino ai denti, era presente nei pressi di una stazione di servizio. Una unità della polizia - un mezzo blindato - si ferma per "ringraziare" quelle persone della collaborazione offerta, offrendo loro delle bottigliette d'acqua.

Tra i vigilantes vi era anche Kyle Rittenhouse, allora 17enne, che poco dopo con un AR-15, un fucile d'assalto semiautomatico con una portata di mezzo chilometro, spara a Joseph Rosenbaum (36 anni), Anthony Huber (26) e Gaige Grosskreutz (28). I primi due rimangono uccisi, il terzo ferito.

Alcuni giorni dopo, durante una conferenza stampa, alla domanda di un giornalista che gli chiede se condannerà quanto fatto da Rittenhouse, l'allora presidente Trump risponde in questo modo: 

"Stiamo guardando tutto. E quella era una situazione interessante. Avete visto lo stesso nastro che ho visto io. E stava cercando di allontanarsi da loro, immagino; almeno sembra. Ed è caduto, e poi lo hanno attaccato con molta violenza. Ed era qualcosa che stiamo guardando in questo momento ed è sotto inchiesta. Ma immagino che fosse in guai seri. Sarebbe stato... io... probabilmente sarebbe stato ucciso". [La traduzione riporta fedelmente le parole di Trump, perché è così che si esprime, ndr.]

Nonostante l'imbarazzo, Trump giustificò l'uccisione di due persone ed il ferimento di una terza come legittima difesa.

La giuria di sette donne e cinque uomini, nel processo che si è concluso ieri in cui  Rittenhouse doveva rispondere di omicidio volontario, tentato omicidio e di aver messo in pericolo la sicurezza pubblica, dopo tre giorni e mezzo di camera di consiglio lo ha assolto per tutti i capi d'imputazione, con la giustificazione di aver agito per legittima difesa.

Joseph Rosenbaum è stato ucciso per aver inseguito Rittenhouse nel tentativo di disarmarlo. Anthony Huber è stato ucciso dopo aver colpito Rittenhouse con uno skateboard. Gaige Grosskreutz è stato ferito dopo aver puntato la sua pistola contro Rittenhouse.

Così il presidente Biden ha commentato il verdetto:

"Mentre il verdetto di Kenosha lascerà molti americani arrabbiati e preoccupati, me compreso, dobbiamo accettare che la giuria ha parlato. Ho promesso di riunire gli americani, perché credo che ciò che ci unisce sia molto più grande di ciò che ci divide. So che non guariremo le ferite del nostro Paese dall'oggi al domani, ma rimango fermo nel mio impegno nel fare tutto ciò che è in mio potere per garantire che ogni americano sia trattato allo stesso modo, con equità e dignità, secondo la legge.Esorto tutti a esprimere le proprie opinioni in modo pacifico, coerentemente con lo stato di diritto. Violenza e distruzione non hanno posto nella nostra democrazia. La Casa Bianca e le autorità federali sono in contatto con l'ufficio del governatore Evers per prepararsi a qualsiasi eventualità. Ho parlato con il governatore questo pomeriggio e ho offerto supporto e tutta l'assistenza necessaria per garantire la sicurezza pubblica".

Fino a questo momento, dopo la sentenza, si sono registrate solo piccole manifestazioni e in nessun caso violente.

Secondo Janine Geske, ex giudice della Corte Suprema del Wisconsin, i pubblici ministeri avevano il difficile compito di dover convincere i giurati che Rittenhouse non temesse per la sua vita al momento in cui ha sparato, dato che secondo la legge dello Stato era autorizzato nel poter andare in giro armato.

La Geske, in base a quanto riferisce la Reuters, ha sottolineato che la sentenza può però costituire un precedente: "Quando sei in strada a protestare o contro-protestare, adesso sarà consentito essere armati a scopo di difesa. Ma quando due persone si spareranno a vicenda, come sarà possibile identificare chi ha aggredito e chi si è difeso?"

Stessa considerazione da parte di Karen Bloom e John Huber, i genitori di Anthony Huber, uno degli uomini uccisi da Rittenhouse, che hanno commentato la sentenza in questi termini:

"Invia il messaggio, inaccettabile che civili armati possano presentarsi in qualsiasi città, incitare alla violenza e quindi utilizzare la scusa di essere in pericolo per giustificarsi dall'aver iniziato a far fuoco contro altre persone".