E' partita la sperimentazione della tecnologia VRO all'interno delle case di riposo, un risultato veramente eccellente che ha portato l'azienda italiana madre della tecnologia a livello mondiale a costruire il primo ambiente immersivo virtuale per aiutare gli ospiti delle RSA sia autosufficienti sia parzialmente autosufficienti a poter fruire di esperienze interessanti attraverso l'utilizzo di visori e di computer.

  
 La sperimentazione nasce nel quadro del concetto del Metaospedale già rilanciato da olimaint e creato dal team di ricercatori guidato da Massimiliano Nicolini, ora anche membro del metaverse standard forum, e della città della salute, un insieme di applicazioni nidificate e concatenate che hanno l'obiettivo di offrire al paziende un'esperienza il più possibile vicina a quella reale.

 Nello specifico gli ospiti della RSA S. Pio di Ameno (FR) potranno "passeggiare" per diverse città virtuali riprodotte secondo la tecnologia geoVRO di Olimaint e muoversi attraverso un altro brevetto olimaint, l'ormai famoso OPM (che fu usato da Giuseppe Conte ex primo ministro per animare il proprio avatar nella prima conferenza al mondo di un politico nel metaverso), per poter fruire appieno dell'esperienza; ma questo potrà dare anche più soddisfazione ai pazienti che avranno la possibilità di andare al cinema, a teatro, a trovare e giocare con i nipotini, ma allo stesso tempo poter entrare i contatto col proprio medico per avere un teleconsulto con l'esperienza della presenza reale.

 E' un traguardo importante ed un passo avanti rapido verso la sanità digitale anche nel contesto sociale e di socialità delle RSA ma non solo, ha dichiarato Giovanni Evangelisti, uno tra gli esperti più quotati del settore, già consulente regionale del Lazio e direttore generale della RSA S. Pio.

 Gli ospiti fruiranno gratuitamente di questa esperienza e si prevede che potrà avere ripercussioni positive anche dal punto di vista personale e sanitario permettendo agli stessi di aprire le possibilità di movimento e di attività ora senza confini nonché la coltivazione degli affetti primari in una modalità mai provata prima.

 Ancora una volta l'Italia è precursore in questa tecnologia.