I legali della famiglia Ciontoli, i cui componenti sono stati condannati per omicidio colposo per la morte di Marco Vannini nel maggio 2015, hanno descritto la vita dell’ex fidanzata del giovane, Martina Ciontoli condannata in primo e secondo grado a tre anni di reclusione, ed in particolare come avrebbe perso due volte il lavoro da infermiera.

"Martina Ciontoli ha perso due volte il posto di lavoro, perché era in qualche modo seguita, pedinata e i datori di lavoro hanno pensato bene a un certo punto di sbarazzarsene".

Così l'avvocato Pietro Messina, avvocato difensore dell'ex fidanzata di Marco Vannini, racconta la vita della ragazza condannata a tre anni anche in appello per omicidio colposo, assieme al fratello Federico e ai genitori. 

Martina, che all'epoca dei fatti aveva 18 anni, fa l'infermiera e ormai da tempo non vive più nella casa di famiglia a Ladispoli, dove quel maledetto giorno del  18 maggio del 2015 un colpo di pistola esploso accidentalmente da Antonio Ciontoli uccise Marco.

Dal momento dello sparo una serie di bugie, omissioni, ritardi nei soccorsi, tentativi di insabbiare la dinamica dei fatti portarono alla sbarra tutta la famiglia.