Esteri

Netanyahu ha atteso il giorno in cui si svolgevano le presidenziali USA per cacciare Gallant

Mentre erano in corso le elezioni presidenziali americane, ieri il primo ministro israeliano Netanyahu ha approfittato per rimuovere alla chetichella il ministro della Difesa Yoav Gallant, con cui da tempo, anche prima dell'attacco del 7 ottobre, aveva un rapporto conflittuale,  quando a marzo 2023 l'ormai ex ministro della Difesa  aveva descritto la riforma della giustizia come un pericolo per la sicurezza nazionale.

A incrinare ulteriormente i rapporti tra i due, la necessità di un'inchiesta approfondita sulle presunte lacune della sicurezza in relazione all'invasione del sud di Israele da parte di Hamas e la mancanza di una strategia post bellica a Gaza. Per Gallant era ormai giunto il momento per un cessate il fuoco in modo da arrivare ad un accordo per il rilascio dei prigionieri israeliani, mentre Netanyahu ha più volte respinto l'idea in modo da poter continuare il conflitto.

Gallant aveva anche suggerito che una nuova fazione palestinese avrebbe dovuto controllare Gaza dopo la guerra, ma Netanyahu ha insistito sul mantenimento del controllo militare da parte di Israele.

Dopo aver sempre fatto orecchie da mercante a queste richieste, Netanyahu ha deciso di sostituire Gallant alla Difesa con il ministro degli Esteri Katz, membro del Likud, che già in passato ha ricoperto i ministeri di agricoltura, trasporti, intelligence, energia e finanze. Agli esteri va Gideon Sa'ar.

Poiché Gallant si è più volte espresso a favore di un accordo per la liberazione dei prigionieri israeliani, i loro familiari che da più di un anno manifestano per un cessate il fuoco, hanno interpretato la mossa di Netanyahu come la volontà di continuare il conflitto all'infinito e per tale motivo hanno protestato violentemente una volta appresa la notizia. Naturalmente, anche stavolta, senza risultato.

L'elezione di Trump, che in barba al diritto internazionale durante il suo primo mandato aveva riconosciuto Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico e aveva ipotizzato di far diventare la Cisgiordania come il bantustan creato dal regime del Sudafrica durante l'apartheid, per Netanyahu è come un ulteriore sdoganamento nel poter proseguire i suoi crimini in tutto il Medio Oriente.

Così, mercoledì sera gli aerei israeliani hanno ripreso i bombardamenti su varie aree di Gaza, provocando ulteriori morti e feriti a Gaza City, a Beit Lahia, a Jabalia, nel nord della Striscia, mentre a sud ulteriori vittime si sono registrate a Khirbet al-Adas, a nord di Rafah.

Inoltre, il dottor Hossam Abu Safia, direttore dell'ospedale Kamal Adwan, ha comunicato che numerosi pazienti all'interno dell'ospedale sono deceduti a causa della mancanza di assistenza sanitaria e di personale medico, dopo che diversi medici sono stati arrestati e altri altri sono stati costretti a fuggire.

Autore Giuseppe Ballerini
Categoria Esteri
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