"Un veloce aggiornamento sulla vignetta a proposito della sostituzione etnica del ministro Lollobrigida.Per quel disegno l'ordine dei giornalisti (al quale sono iscritto in quanto giornalista professionista) ha avviato un procedimento disciplinare nei miei confronti.Sono stato convocato il prossimo 7 giugno, quando il consiglio di disciplina si riunirà per valutare se con quella vignetta io abbia violato i codici di condotta della mia professione: avrò facoltà di produrre una memoria difensiva e farmi assistere da un legale. Lo so che avevo detto che non avrei risposto a critiche o accuse, nemmeno a quelle della sorella di Arianna Meloni, preferendo lasciar parlare il mio lavoro, ma temo che in una sede così autorevole dovrò violare il mio impegno e me ne scuso".
Così, con non poca ironia, il vignettista Natangelo ha commentato la comunicazione ricevuta dal presidente del Consiglio di disciplina dell'Odg, Vittorio Roidi, relativa all'avvio dell'iter per valutare una possibile violazione dell'articolo 2 del Codice deontologico a seguito della segnalazione giunta dal presidente dell'Ordine del Lazio, Guido D'Ubaldo, sulla vignetta riportata in alto.
Se una tale vignetta, divertente e puntuale in relazione al fatto cui faceva da commento, fosse alla fine davvero considerata una violazione del "rispetto dei diritti fondamentali della persona", allora sarebbe la riprova che viviamo già sotto un regime... (post) fascista.