Emergenza coronavirus, crolla Piazza Affari insieme alle altre borse europee
A meno di un paio d'ore dalla chiusura, lunedì lo spread tra BTP e Bund oscillava, in media, intorno ai 145 punti, mentre la Borsa di Milano era scesa oltre il -5,5%, facendo un po' peggio delle altre borse europee, il cui ribasso si attestava intorno al -4%. In ribasso anche le borse Usa, sebbene dopo l'apertura abbiano fatto segnare un andamento al rialzo.
Per il Ftse Mib, il calo odierno ha significato l'azzeramento del guadagno fatto registrare a partire da inizio anno. Un crollo, quello registrato lunedì sui mercati, dovuto al timore delle conseguenze che l'epidemia di coronavirus potrà avere sulla già non brillante economia italiana. Timore che riguarda gli altri Paesi, sia in relazione agi scambi con l'Italia, sia in relazione al fatto che il contagio da Covid-19 potrebbe essere più esteso di quanto si pensi... se venissero fatti dei test a tappeto sulla popolazione.
Un'emergenza, quella del nord Italia, motore dello sviluppo del Paese che riguarda non solo le aziende, ma anche i loro dipendenti. Problema già trattato domenica in un vertice tra sindacati e governo per fare il punto sull'emergenza del nuovo coronavirus, a cui ne seguirà un altro martedì 25 febbraio, per stabilire "in che forma e in che modo tutti i lavoratori e le lavoratrici che si trovano nelle cosiddette zone rosse, o sono coinvolti dalle decisioni assunte da Regioni ed enti locali, possa essere loro fornita una copertura del proprio reddito", con Maurizio Landini (Cgil) che ha dichiarato che l'Italia "non può permettersi un blocco dell'attività economica, che rischierebbe di avere ricadute pesantissime. L'obiettivo è tutelare tutte le forme di lavoro attraverso i vari strumenti possibili".
A seguito dell'emergenza coronavirus, lo sciopero del trasporto aereo previsto per domani è stato rinviato al 2 aprile. A comunicarlo i sindacati del settore dopo che la Commissione di garanzia sugli scioperi aveva invitato oggi a "non effettuare astensioni collettive dal 25 febbraio al 31 marzo 2020 al fine di evitare ulteriore aggravio alle istituzioni coinvolte nell'attività di prevenzione e contenimento della diffusione del coronavirus".