Il 12 febbraio i venezuelani sono scesi nelle strade per commemorare la "Día De La Juventud", ovvero l'eroismo di quei giovani tra i 12 e i 20 anni che sotto il comando del generale José Félix Ribas nella stessa data del 1814 contribuirono al successo nella "Batalla de La Victoria" contro l'esercito spagnolo.
Da una parte hanno sfilato i venezuelani che supportano Nicolás Maduro e che lo identificano come baluardo di fronte alle pretese imperialiste di violare la sovranità del Paese, a sostegno della Rivoluzione Bolivariana.
Chavista youth mobilize today in Caracas for 'Youth Day' in Venezuela. #JuventudInvencible pic.twitter.com/DhfKtgwQzY
— teleSUR English (@telesurenglish) February 12, 2019
Dall'altra, hanno manifestato i venezuelani che invece supportano Juan Guaidó, presidente dell'Assemblea del Venezuela, autonominatosi anche presidente della Repubblica Bolivariana de Venezuela.
Anche loro sono scesi in piazza per la Giornata della Gioventù, richiamandosi all'esempio di 205 anni fa, per chiedere però a Maduro di consentire il libero accesso agli aiuti umanitari fermi ai confini di Colombia e Brasile, oltre a dimettersi per poter indire nuovamente libere elezioni nel Paese.
Hoy hicimos la primera entrega de la #AyudaHumanitaria. 1.700.000 porciones para atender a nuestras madres embarazadas y niños en estado de desnutrición.
— Juan Guaidó (@jguaido) February 11, 2019
Para atender a la población más vulnerable debemos organizarnos y lograr la apertura del canal humanitario. #VamosBienVzla pic.twitter.com/tIE4Dsjbvp