Per la seconda volta, "con orgoglio", Valeria Ciarambino si presenta quale improbabile competitor di De Luca alla presidenza della regione Campania come candidata del Movimento 5 Stelle. Improbabile perché solo un vero miracolo mediato da San Gennaro e aiutato da altri, potrebbe far uscire dalle urne un risultato non dico a due cifre ma, secondo la candidata, addirittura "vincente".

E’ risaputo che chi si presenta alle elezioni deve avere per forza un atteggiamento positivo. Un vecchio esponente del PSDI, molti anni fa, mi disse: "Se vai sul palco pur sapendo che prenderai il 5% devi dire …vinceremo noi". In effetti, fa parte del gioco.

Conosciamo tutti che in Campania la delusione tra i vecchi attivisti 5 Stelle è enorme, per questo non si capisce dove la Ciarambino andrebbe e da chi a prendersi i voti.

Una lista di persone pulite la sua, come lei racconta... ma forse non basta perché ci vorrebbero anche persone "competenti".


"Abbiamo il dovere per la prima volta - dichiara la Ciarambino - di invertire la tendenza e  fare in modo che in Campania il merito soppianti l’appartenenza politica".

Però, dopo le tante nomine di paracadutati all'interno del Movimento, un pò ovunque, la parola "meritocrazia" suona alquanto stonata.


"Puntiamo su una sanità senza liste di attesa… rete sanitaria efficiente… riduzione del sovraffollamento degli ospedali"... racconta la candidata intervistata da Andrea Pellegrino per L'Ora di cronache.

Mi sembra di ricordare che negli ultimi cinque anni al governato è stato dato ampio spazio ai 5 Stelle in materia di sanità quando la ministra era Grillo, ma non mi sembra di aver visto particolari cambiamenti.


"Vogliamo mettere in campo politiche anti-inceneritoriali… se ne parla da anni, e mettere in campo politiche ambientali virtuose".

E quali sarebbero le politiche ambientali virtuose? Quelle del Cammarano consigliere che ha fatto fuoco e fiamme per tentare di fare costruire l’aeroporto di Pontecagnano,  per agevolare il suo Cilento  senza curarsi della distruzione del territorio  di Pontecagnano, compresi 56 ettari di terreno? Senza tenere conto dell’ambiente,della salute e dei prodotti agricoli,  anzi calpestando tutto, misconoscendo tutto  e raccontando anche  la famosa barzelletta dell'aeroporto ecosostenibile con  aerei elettrici... sì, proprio così, aerei elettrici.  

E cosa dire delle ecoballe ancora là e del Sarno ancora una schifezza, senza dimenticare la terra dei fuochi ?

Cosa mi dicono i consiglieri 5S della terra dei fuochi?  E  delle problematiche ambientali esistenti a Pianura, a Napoli? E della Fonderia Pisano a Salerno che sta ancora là? Eppure il M5s tra parlamentari, senatori e consiglieri regionali avrebbero dovuto risolvere il piccolo problema in men che non si dica.

"Creare posti di lavoro e indurre gli investitori a venire in Campania"… certo tra reddito di cittadinanza, facilitator e navigator sembra proprio una barzelletta di dubbio gusto, mentre le aziende chiudono e gli operai scendono in piazza.

Anche quella attuale è una scontata serie di promesse elettorali che però incanteranno pochi.

Sui vari territori si sono molto ridotti  i componenti dei meet up, tra l’altro spesso solo semplici luoghi dove qualcuno va per sentirsi un rivoluzionario o per avere i suoi 5 minuti di notorietà pensando di cambiare chissà cosa.

Ma in realtà la rivoluzione culturale poteva essere quella del 2013 e degli anni precedenti,  ora è terminata. Il movimento 5 stelle è solo un partito anche mal organizzato e gestito, dove la democrazia a detta di tanti non sembra il faro illuminate.

Nel 2012-2013 tanti attivisti con gazebo settimanali e  anche di più, scendevano come discepoli  tra la gente, spingendola al voto. 

Quel tempo è finito. Oggi l’epoca dell’uno vale uno, del terminale di rete non Onorevole, del manifesto che "noi non ne mettiamo e santini non ne facciamo" non esiste più.

Chi conosce il Movimento non può non comprendere che siamo distanti anni luce da quello in cui tanti credevano. Oggi restano i fan, quelli che ancora sperano in una sistemazione improbabile, coloro che hanno il reddito di cittadinanza , i parenti stretti e qualche sognatore ancora addormentato.

Come si racconta in rete, su molti siti ricorre la frase: volevate aprire il parlamento come una scatoletta di tonno … ma il tonno vi è piaciuto. 

Una frase che esprime tutta la delusione verso un Movimento dal quale molti aspettavano altro, gente che racconta "di avere perso anni della sua vita in un ideale che hanno frantumato, forse mai esistito".

Troppe regole sono state cambiate, troppo attaccamento alle poltrone. La Politica ambientale? Si sono rimangiati la Tav, non hanno fatto nulla per L'Ilva, non hanno cacciato la vecchia politica dal palazzo.... anzi si sono coricati insieme, sono andati predicando  contro il consumo del suolo e invece hanno fatto  fuoco e fiamme per tentare di far costruire aeroporti a Firenze e Salerno e oggi vorrebbero anche pensare al ponte sullo Stretto, a procedure snelle per superare le problematiche spesso ambientali combattute dalla gente... e che dire del 5G? Stendiamo un velo pietoso. 

Non mi sembra che la Basilicata sia cambiata e il Pertusillo sia diventato un oasi. Le ecoballe  in Campania sono ancora là, bellissime e quasi  intatte, la terra dei fuochi brucia senza grossi cambiamenti , la sanità langue... ed ecco le prossime elezioni: la giostra si riaccende, le lucine brillano, venite... venite...  posti a sedere e baci e abbracci per tutti. In fondo, diciamoci la verità, lo stipendiuccio di consigliere Regionale non è poi tanto male o sbaglio? 

Si  iniziano a cavalcare le solite storie, si faranno le solite apparizioni e i numerosi selfie con la famosa e poco possibile frase "vinciamo noi..."

Alla fine, forse, dovrebbero anche iniziare a capire che non tutti i cittadini Italiani hanno l'anello al naso e che San Gennaro, forse, in questo momento potrebbe avere altri problemi.