La vittoria di Raikkonen ad Austin sul Circuito delle Americhe ha regalato al pilota finlandese della Ferrai la gioia del primo posto sul podio dopo un digiuno durato 5 anni e 112 gare, risalendo l'ultima vittoria al 2013 in Australia. Ha regalato, così, la prima vittoria alla scuderia di Maranello sul circuito di Austin, interrompendo un digiuno di vittorie che in Usa durava fin dal 2006.

Una gara dove nel finale le prime tre vetture al comando, racchiuse in uno spazio di un paio di secondi, hanno tentato tutte di vincere. Ma quando ormai era evidente che Raikkonen, in testa alla corsa, non aveva alcuna intenzione di lasciarsi superare, la lotta si è ristretta a Verstappen e Hamilton, con l'olandese che voleva mantenere la seconda posizione e l'inglese che voleva agguantarla per chiudere la pratica del mondiale già negli Usa.

A pochissimi giri dalla bandiera a scacchi l'attacco di Hamilton c'è stato, insistito e prolungato, come insistita e prolungata è stata la difesa di Verstappen, che non ha ceduto di un millimetro sulla traiettoria da mantenere con la propria Red Bull, costringendo Hamilton ad un fuori pista sull'asfalto, ma senza conseguenze.

Leggermente più indietro è andato in scena un altro duello, quello tra Bottas e Vettel per il quarto posto. Il pilota della Ferrari se lo è aggiudicato rimediando in parte ad un errore, l'ennesimo, commesso ad inizio corsa quando, in seguito ad un contatto con Ricciardo, la sua vettura si è girata ed è stato costretto a ripartire inseguendo con un distacco incolmabile per poter avere ambizioni da podio.

Morale della giornata? Hamilton ha dovuto rimandare la festa alla prossima gara, il Gran Premio del Messico, che si disputerà questo fine settimana a Città del Messico nell'Autodromo dedicato ai fratelli Rodriguez. Si tratta della terzultima gara della stagione che si concluderà con i due appuntamenti di novembre in Brasile e Abu Dhabi.

Tanto pochi sono ormai i punti che lo dividono dalla conquista del titolo, che per rimandarne l'assegnazione Hamilton dovrebbe riuscire nell'impresa, quasi impossibile, di non concludere  la corsa o di non arrivare a punti. Insomma, a questo punto potrebbe essere solo lui a gettare al vento la vittoria nel campionato fin dalla prossima gara.