Sabato 17 ottobre in numerose città italiane, una cinquantina, si sono tenute manifestazioni a sostegno della legge contro l'omotransfobia e la misoginia, il ddl a prima firma Alessandro Zan con le modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere, che la settimana prossima continuerà il suo iter alla Camera.

Ma per gli estremisti di destra, la cui ragione di vita è trovare un nemico su cui incanalare l'odio di chi li sostiene, il ddl Zan equivale ad una privazione della libertà!

Per questo, sotto l'ombrello dello slogan restiamo liberi, si sono riuniti a Roma in Piazza del popolo per far sentire la loro protesta, che comunque ha visto la partecipazione solo di poche centinaia di persone. Di seguito alcune dichiarazioni a sostegno dell'evento a dimostrazione di come gli estremisti di destra intendano la libertà.

Il senatore Simone Pillon:In piazza per amore! Per restare liberi! Per testimoniare che i bambini non nascono da genitore 1 e 2 ma da MAMMA E PAPÀ. Per gridare che l'UTERO IN AFFITTO fa schifo. Per insegnare ai nostri figli che Dio ha creato MASCHI i maschi e FEMMINE le femmine.Se dovesse passare alla Camera, vi prometto personalmente che al Senato saranno barricate. Non lasceremo che l'ideologia prevalga sulla realtà.

Il senatore Matteo Salvini:Che piazza bella e libera oggi a Roma, donne e uomini, giovani e anziani, uniti dall'amore e dal rispetto, per sé, per gli altri e per la Vita. No all'utero in affitto, sì al diritto di ogni bimbo di nascere o essere adottato da una mamma e un papà. Rispetto per le scelte di vita e di amore di chiunque, ma giù le mani dai bambini.

L'onorevole Giorgia Meloni:Fratelli d'Italia oggi in piazza senza simboli di partito al fianco dei cittadini, delle famiglie e delle tante associazioni che hanno organizzato una grande manifestazione a Piazza del Popolo per difendere la libertà di espressione da un progetto di legge ideologico e liberticida. Li ringrazio di cuore perché hanno avuto il coraggio di sfidare il pensiero unico dominante e dire chiaramente che il vero obiettivo del ddl Zan-Boldrini-Scalfarotto sull'omotransfobia non è combattere le discriminazioni, ma introdurre un nuovo reato d'opinione. Perché non c'è niente di civile e moderno nel definire “omofobo” chiunque dica no alla barbarie dell'utero in affitto o difenda il diritto di un bambino ad avere un padre e una madre. Il nostro ordinamento tutela già oggi qualsiasi tipo di offesa alla persona a prescindere da quale che sia il suo orientamento sessuale e i dati ufficiali confermano che non c'è nessuna emergenza. Lo scopo di questa proposta è un altro: punire, mettere in carcere e rieducare chi non si allinea al mainstream. Lo ha ribadito anche oggi il presidente della CEI, il cardinal Bassetti: “La libertà di pensiero non può essere discriminata perché ritenuta discriminante”. È una battaglia di libertà e di democrazia e noi di Fratelli d'Italia saremo sempre in prima linea per combatterla.


Per sintetizzare il loro punto di vista, la libertà è impedire a chi non sia eterosessuale di non vedersi riconoscere gli stessi diritti degli eterosessuali. In pratica, la libertà, secondo loro, è impedire a chi non la pensi come loro di essere libero.