Sempre più agitate le acque intorno a Twitter, dopo l'acquisizione dell'azienda da parte di Elon Musk.
Il NYT riferisce che Musk e il suo team legale si stiano preparando a dare battaglia per una radicale riduzione dei costi dell'azienda, dopo l'acquisizione da 44 miliardi di dollari.
Nelle ultime settimaneTwitter non ha pagato l'affitto della sua sede di San Francisco e di nessuno dei suoi uffici sparsi per il mondo per rinegoziare i termini di locazione, rifiutando anche di saldare una fattura di 200mila dollari per i voli charter privati effettuati dagli ex dirigenti durante la settimana in cui si è conclusa l'acquisizione.
Non solo, la nuova proprietà ha anche preso in esame le possibili conseguenze nel negare l'indennità di licenziamento alle migliaia di dipendenti che sono stati licenziati, mentre quelli rimasti sono stati minacciati da Musk di azioni legali nel caso parlino con i media o "agiscano in modo contrario all'interesse dell'azienda", secondo un'e-mail interna inviata venerdì scorso.
Per risparmiare, Twitter ha anche licenziato il personale di cucina e ha iniziato a mettere all'asta le forniture per ufficio e le attrezzature da cucina di livello industriale della sede di San Francisco.
Dei top manager rimasti, Musk ha di recente licenziato Nelson Abramson, responsabile globale delle infrastrutture, e Alan Rosa, capo della tecnologia informatica e vicepresidente della sicurezza informatica.
Domenica sera, ha inviato due e-mail allo staff con le indicazioni su come si deve lavorare alle sue dipendenze, consigli che aveva precedentemente condiviso con i dipendenti di SpaceX e Tesla. Nei contenuti è descritta una visione del mondo basata sugli insegnamenti di Aristotele per ridurre le ipotesi ad assiomi di base, a cui Musk ha attribuito il merito di averlo aiutato nel prendere decisioni difficili.
Infine, lunedì scorso, è stato sciolto il comitato di fiducia e sicurezza, nato nel 2016 per guidare Twitter attraverso i problemi di sicurezza e di moderazione dei contenuti, composto da organizzazioni che si occupano in particolare di diritti civili e sicurezza dei bambini.
La decisione di Musk di rivedere la politica di moderazione dei contenuti ha allontanato, per il momento, alcuni importanti inserzionisti. Nei giorni scorsi, per cercare di recuperarli, Twitter ha annunciato la possibilità di introdurre parole chiave da associare alle campagne pubblicitarie, in modo da consentire, a chi non lo desiderasse, che gli annunci non siano visualizzati in determinati contesti.
E che l'andamento della società non sia roseo, lo dimostrano anche le decisioni degli investitori, come riportato da Reuters. In una sua esclusiva, l'agenzia di stampa informa che alcune delle banche che hanno prestato a Elon Musk 13 miliardi di dollari per l'acquisto della piattaforma social si stanno preparando a contabilizzare le perdite sui prestiti nel trimestre in corso.
I prestiti relativi alle operazioni di acquisizione, nella maggior parte dei casi, vengono trasformati in prodotti da rivendere in modo da diventare un guadagno immediato per gli investitori... Ma non questa volta, perché gli istituti di credito che hanno investito su Twitter, guidati da Morgan Stanley, potrebbero subire perdite per miliardi di dollari se provassero a farlo adesso, dopo aver analizzato sia l'attuale momento di mercato che l'attuale andamento dell'azienda.
Per questo gli investitori starebbero pensando di svalutare del 20% i 10 miliardi di prestiti garantiti dalle attività di Twitter, ritenendo anche che tale perdita, su un investimento distribuito tra sette banche, possa essere assorbita da altri profitti nella prossima trimestrale.