Oltre 400 ex-procuratori statunitensi hanno firmato una lettera aperta (qui la versione in inglese), in cui criticano esplicitamente l'interpretazione del rapporto Mueller fornita dal ministro della Giustizia Barr, secondo il quale le indagini dell'FBI non avrebbero riscontrato  nessun indizio di un comportamento penalmente rilevante da parte del presidente Trump, né in merito ai suoi contatti con i russi, né per aver ostacolato l'attività investigativa.

I giuristi hanno redatto la lettera come reazione al rapporto dell'agente speciale dell'FBI Robert Mueller, in cui erano stati presi in esame sospetti sollevati nei confronti di Trump, secondo i quali il presidente avrebbe avuto colloqui segreti con esponenti russi e avrebbe ostacolato il corso della giustizia.

Gli ex-procuratori sostengono che il rapporto Mueller delinea una serie di comportamenti di Trump che cotituiscono validi presupposti per la formulazione di queste accuse. La lettera elenca tre atti, per cui Trump sarebbe perseguibile:

- il licenziamento dell'agente speciale Mueller

- la limitazione dell'ambito dell'indagine

- i contatti con i testimoni per ostacolare il lavoro degli investigatori

Mueller aveva affermato di non essere stato in grado di stabilire con certezza se Trump si fosse effettivamente reso responsabile di ostacolo alla giustizia, ma aveva presentato una serie di indizi che lo lasciavano presupporre. Sulla base di queste conclusioni il ministro della Giustizia, William Barr,aveva dichiarato che non esistevano assolutamente prove evidenti per addossare responsabilità di natura penale al presidente.

Gli autori della lettera aperta si richiamano ad alcune linee guida del ministero della Giustizia risalenti al 1973, in cui, in base ad una interpretazione della costituzione, il presidente in carica non può essere accusato di alcun reato. Gli ex-procuratori sostengono che  i comportanti di Trump descritti nel rapporto Mueller, nel caso di un normale cittadino che non gode di una tale tutela, avrebbero portato all'incriminazione per aver ostacolato il corso della giustizia.

Al contrario Barr ha pienamente assolto Trump, senza far riferimento a questa particolare disposizione. Al contrario, la scorsa settimana durante una deposizione di fronte al Senato, avrebbe dato l'impressione che la suddetta interpretazione del dettato costituzionale non avrebbe avuto alcun ruolo nel fatto che Mueller avesse deciso di non incriminare Trump. Dal rapporto Mueller si evince, al contrario, che questo aspetto è stato tenuto apertamente in considerazione.

Al Congresso i democratici hanno duramente criticato il proscioglimento completo di Trump da parte del ministro Barr, soprattutto per quel che riguarda l'aver ostacolato il corso delle indagini. A fronte della richiesta del deputato David Cicilline di far deporre Mueller di fronte alla commissione Giustizia della Camera dei Rappresentanti, c'è stata come al solito la reazione di Trump su Twitter