Se i giapponesi sapessero battere i calci di rigore, avrebbero avuto maggiori possibilità per arrivare, finalmente, ai quarti di finale di una Coppa del Mondo, dopo già esser stati eliminati agli ottavi nel 2010 e nel 2018.

Ma i calci di rigore i giapponesi non li sanno battere e, pertanto, i croati li hanno eliminati.

Una sintesi piuttosto elementare di quanto accaduto nell'ottavo di finale di Qatar 2022 tra Giappone e Croazia, ma è l'unica che possa fotografare al meglio quanto accaduto.

Dopo i 90 minuti regolamentari, le due squadre stavano sull'1-1. La prima rete è stata segnata dal Giappone, al 43', con Maeda che ha sbloccato il risultato sugli sviluppi di un corner. Al 57' Perisic, con un bellissimo colpo di testa dal limite dell'area, porta in parità i suoi. Un pari che, in relazione al volume di gioco prodotto e alla qualità delle trame mostrate, va stretto al Giappone che, come negli altri match disputati in precedenza, ha impostato la partita facendo ricorso a velocità e inserimenti.

Ma quello che conta sono i gol e non essendo arrivati neppure nei tempi supplementari - è stata la prima volta, oggi, che si è fatto ricorso all'extra time in questo mondiale - allora è stata la volta della cosiddetta lotteria dei rigori.

Il portiere croato, Livakovic, è riuscito a parare quelli di Minamino, Mitoma e Yoshida... soprattutto perché sono stati calciati male, con dei tiri non angolati e oltretutto lenti. Tutt'altro discorso per quelli calciati dai croati che pertanto  proseguono il loro cammino in Qatar, dove ai quarti, il 9 dicembre alle ore 16,  incontreranno la vincente tra Brasile e Corea del Sud.