Giovedì la Roma, battendo all'Olimpico per 1-0 il Genoa, si è qualificata ai quarti della Coppa Italia dove, al prossimo turno, incontrerà la vincente della sfida tra Napoli e Cremonese. 

La Roma ha fatto la partita, ma il Genoa si è difeso con ordine, cercando di non subire e di far gol nelle ripartenze. Così, nel primo tempo si registrano 14 tiri dei giallorossi verso la porta dei grifoni, ma solo due nello specchio. Un paio anche le "possibili" occasioni da gol, una con Abraham e l'altra con Kumbulla.

Nel secondo tempo, con Dybala in campo al posto di Pellegrini, la pericolosità e l'intensità delle azioni della Roma aumenta, mettendo in risalto le ottime doti del suo portiere Martinez che, però, nulla può al 64` quando Dybala, in area, lo supera con un violento sinistro sul primo palo.

Il Genoa smette allora di difendersi e grazie ai subentrati Puscas e Aramu inizia a far gioco, mettendo in più occasioni in imbarazzo la Roma e sfiorando il pari poco prima del fischio finale con Aramu che, liberissimo in area, calcia la palla sopra la traversa.

Anche quella odierna non è stata una prestazione convincente della Roma, anche se la vittoria per quanto si è visto in campo è certamente meritata. Pertanto, per distrarre i tifosi dal rendimento della squadra, Mourinho - come suo solito - nel dopo partita se n'è inventata una delle sue, prendendosela con Candela per aver criticato (anche se non è vero) i giallorossi dopo il rtecente 2-2 di San Siro, contro il Milan.

"La Roma dà sempre il massimo e per questo provo affetto per i miei ragazzi. Ho imparato da bambino – e io non sono un bambino: la prossima settimana farò 60 anni - che, quando dai il massimo, non sei obbligato a dare di più. Poi puoi giocare bene, benissimo o non tanto bene, ma quando dai il massimo... Un giocatore che dà il massimo ha sempre il mio affetto. Per questo, l'unica cosa che è mi è dispiaciuta è qualche fischio a Zaniolo. ...Però, quando hai una persona che prende uno stipendio dalla Roma e, davanti ai microfoni, muove una critica a un giocatore, apre la porta (ai fischi, ndr), perché ovviamente la gente sente queste persone che hanno una storia nel Club. La mia storia è piccola, ma magari la gente mi sente: per favore, non fischiate i miei giocatori, perché danno tutto quello che hanno. Non hanno di più, non danno di più. ...Tornando alla partita, abbiamo qualche problema con Lorenzo, che vedremo domani. Ovviamente volevo risparmiare tutti e due, però Alberto (Gilardino, ndr) mi ha regalato una partita difficile. E dopo, con il problema di Lorenzo, volevo fare di tutto per non andare ai supplementari. Avrei potuto mettere un ragazzino – Volpato, Tahirovic – ma ho deciso di inserire Paulo, e sono questi i giocatori che fanno bravi gli allenatori. Ci sono allenatori bravissimi perché hanno giocatori bravissimi. Ovviamente c'è stato un lavoro di squadra, ovviamente c'è stato un controllo di squadra della partita e i tre dietro ci hanno dato grande sicurezza, però poi Paulo è un'altra cosa: è un profumo diverso".

Nelle ultime 5 gare di campionato, la Roma ha ottenuto solo 6 punti, ma solo per il rocambolesco capitombolo del Milan che si è fatto rimontare due reti negli ultimi minuti. Questo spiega le dichiarazioni di Mourinho, sempre ottimo nel trovare qualcuno - che non sia lui - da dare in pasto ai tifosi per le prestazioni deludenti della sua squadra.


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