"Come se fossimo normali", rubrica di Alessandro Battaglia su Social Talk Web, ha ospitato Alessandra Calzetta, insegnante Terza elementare presso il Plesso di scuola primaria di via del Pergolato I.C. OLCESE a Roma.
In un periodo dove il COVID ha toccato anche i bambini, togliendo loro la linfa vitale che è la società, il contatto con gli amici, con gli insegnanti, costoro finiscono per restare spesso inascoltati perché gli adulti sono sempre presi a vivere la vita a singhiozzo che riflette sulla loro crescita.
In questi mesi è come se i bambini fossero degli untori, e se ne sottovaluta la richiesta di normalità. Alessandra e Alessandro sono amici da tempo e così hanno a cuore tre progetti nati proprio grazie ad Alessandro e la sua voglia e capacità di fabbricare idee.
Ne hanno parlato a "Come Se Fossimo Normali", mettendo in risalto qualità, spirito di iniziativa e voglia di imparare e sperimentare.
Qui sotto riportiamo i tre progetti illustrati da Alessandra Calzetta:
CORTOMETRAGGI
Due cortometraggi ideati, scritti e recitati dai bambini. Ho chiesto all’inizio, ad ogni bambino, un’idea di film che avrebbe voluto vedere in televisione e di svilupparla. Una volta raccolti tutti gli scritti, ho estrapolato i punti in comune, questi punti sono diventati la guida per sviluppare le due sceneggiature dei corti, le sceneggiature saranno scritte dai bambini divisi in due gruppi. Hanno iniziato a fare un lavoro mai fatto prima; lavoro di gruppo, organizzazione e gestione delle idee e rispetto dei pensieri altrui. Alla fine delle due sceneggiature, inizieremo a girare.
CALENDARIO
I bambini aiutano i bambini. Ho chiesto ad ogni bambino il mestiere che vorrebbero fare da grandi, li proietteremo nel futuro, li vestiremo da lavoratori e li porteremo nei rispettivi luoghi di lavoro, lì scatteremo le foto per il calendario. Una volta realizzato il calendario verrà messo in vendita online, chi vorrà acquistarlo, farà un bonifico direttamente sul conto corrente dell’Ospedale che lo destinerà al reparto di oncologia pediatrica.
SPOT CONTRO L’ABBANDONO DEI NEONATI
La legge consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’ospedale in cui è nato (DPR 396/2000, art. 30, comma 2) affinché sia assicurata l’assistenza e anche la sua tutela giuridica. Il nome della madre rimane per sempre segreto e nell’atto di nascita del bambino viene scritto “nato da donna che non consente di essere nominata”. I bambini saranno protagonisti di uno spot dove sensibilizzeranno le persone a non gettare via i neonati.
Progetti che sanno cogliere anche il sociale e l’informazione, Se tutto passa dalla bocca di un bambino ha un potere più forte.