Proseguono alla Camera le consultazioni del premier incaricato, Mario Draghi, con i rappresentanti delle varie forze politiche per la formazione di un nuovo governo. 

Oggi Draghi ha incontrato la delegazione di Italia Viva, guidata dallo stesso fondatore, Matteo Renzi che, all'uscita, ha rilasciato la seguente dichiarazione:


Per chi non desiderasse ascoltare 11 minuti della propaganda renziana, questi alcuni passaggi della sua dichiarazione così come sono stati riportati dall'Agenzia Ansa:

"Grazie a Mario Draghi. Averlo individuato come interlocutore per formare un nuovo governo ha portato immediatamente una ventata di credibilità e fiducia nel Paese. E' una polizza assicurativa per i nostri figli e nipoti, nessuno può negarlo. Siamo nel periodo storico in cui l'Italia avrà più soldi da spendere nella storia, e questo ci porta a dire che chi meglio di Draghi può gestire questo passaggio. Sosterremo il governo Draghi indipendentemente da quanti ministri tecnici e politici ci saranno. Mi auguro che tutte le forze politiche esprimano lo stesso sostegno a Draghi: il presidente della Repubblica ha fatto appello a tutti: chi oggi pone veti non fa solo un errore politico ma rifiuta l'appello del presidente della Repubblica che ha escluso per questo governo una connotazione politica e ha parlato di un governo cui tutte le forze possano dare un sostegno. Se da questa crisi usciremo con un governo Draghi l'Italia sarà più forte. Ai giovani dico: non seguite i sondaggi, ma le vostre idee. È il messaggio che Italia Viva lancia a chi sta pensando di impegnarsi in politica. Il bene del Paese viene prima. Grazie a chi ha sostenuto la nostra scelta controcorrente come Bonetti, Bellanova e Scalfarotto. Italia Viva esprime un deferente messaggio di riconoscenza e gratitudine al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l'autorevole e alto magistero, per la grande capacità di risoluzione della crisi, per essere stato ed essere in questi sei anni un arbitro rispettoso delle regole. Mattarella è sempre stato arbitro, in particolar modo in questa fase in cui la situazione pandemica è particolarmente grave". 

Queste le parole dell'untuoso Matteo Renzi, che lo fanno sembrare l'omino di burro di Pinocchio. Per i più smemorati l'omino di burro è il cocchiere che, grazie alle sue maniere melliflue e alla sua vocina convincente e rassicurante, attira i bimbi sul suo carro trainato, in questo caso, non da ciuchini, ma da puledri e puledre di razza come Bellanova, Boschi, Paita, Faraone, Bonetti, Scalfarotto... per condurli nel Paese dei Balocchi.

L'omino di burro di Collodi è "tenero e untuoso come una palla di burro, con un visino di melarosa, una bocchina che rideva sempre e una voce sottile e carezzevole", ma in realtà è un personaggio diabolico, perverso e, talvolta, persino sadico.

Un paio di giorni fa, l'omino di burro Renzi aveva fatto naufragare il tentativo di un nuovo governo perché non lo soddisfacevano i contenuti, che avrebbero dovuto prevalere sui nomi. Adesso, invece, è pronto a sostenere un governo al buio, chiunque ne faccia parte, prescindendo dai contenuti, perché a guidarlo è Draghi e perché a volerlo è Mattarella. 

La logica dell'omino di burro, però, dovrebbe anche farsi carico di due paradossi conseguenti a quanto da lui sostenuto.

Se deve essere un presidente della Repubblica a dover a imporre un presidente del Consiglio con annessi ministri e linea politica, perché mai dovremmo dare uno stipendio da 15mila euro a Matteo Renzi? Il parlamento, secondo la sua "logica" non ha più alcun senso... tanto, tutto quello che Draghi farà sarà buono, saggio e giusto. Che Renzi, pertanto, vada a farsi stipendiare dal grande, gradissimo "principone" del neo-rinascimento arabo-fiorentino, futuro premio Nobel per la pace per il rispetto dei diritti umani, bin al Salman, con cui è in così tanta sintonia.

Il secondo paradosso è ancor più allettante. Visto che Renzi dà la sua fiducia al buio a Mario Draghi, nel caso costui decidesse che all'Italia, per la sua ripresa economica, fosse utile prendere a calci nel sedere Matteo Renzi, l'omino di burro direbbe ancora che Draghi è l'uomo della provvidenza? Addirittura the best, the best, the best...